McKennie: "Non mi piace creare problemi"
Già l’estate scorsa il centrocampista era destinato alla cessione, poi aveva conquistato durante la tournée negli Usa la permanenza in bianconero, ma stavolta non è prevista una seconda chance. E dal ritiro degli Stati Uniti, impegnati in Coppa America, McKennie spiega di essere concentrato sul torneo e assicura che le opzioni sulle possibili destinazioni verranno valutate soltanto dopo la competizione. Nel frattempo racconta di come ha superato i dubbi che lo circondavano, l’estate scorsa, al suo rientro dal disastro di Leeds.
"Quando sono tornato non avevo più il mio armadietto, una stanza in hotel o un parcheggio al centro sportivo. Mi cambiavo negli spogliatoi delle giovanili e non potevo nemmeno riavere il mio vecchio numero di maglia anche se non era stato riassegnato". L’ha vissuta come una sfida per dimostrare in campo quanto valesse: "Non sono una persona problematica. Non mi piace creare problemi o situazioni scomode, ma voglio che come gioco, le mie azioni e la mia etica del lavoro dicano quanto valgo": chissà se questa filosofia di vita alla fine non prevalga nel suo addio alla Juventus, perché finora i problemi li ha creati con quel no all’Aston Villa.