La Juventus ha deciso di andare allo scontro legale con Massimiliano Allegri e, dopo l’esonero per motivi disciplinari accompagnato dalla lettera in cinque punti delle contestazioni per danno di immagine, ieri gli ha notificato il “licenziamento per giusta causa”. Allegri ha ricevuto la comunicazione mentre si trovava a Londra per assistere alla finale di Champions League (ripreso in tribuna accanto a Pirlo...) e ha immediatamente deciso di impugnare il provvedimento accompagnandolo a sua volta con una propria richiesta di danni d’immagine. Insomma, lo scontro tra il club e il proprio ex allenatore sale di livello e potrebbe approdare in Tribunale. Sì: “potrebbe”, perché non è escluso che si possa arrivare prima a un accodo tra le parti, ma questo obiettivo è secondario per la Juventus così come non vengono più di tanto soppesate le possibilità di vittoria nel caso in cui si dovesse arrivare fino al giudizio.
Il messaggio della Juventus
Ciò che interessa prioritariamente al club è inviare un chiaro messaggio politico: la Juventus, vale a dire, viene prima di tutto e nessuno, dirigente, giocatore, ma anche un altro club, dovrà pensare di prevalere sull’interesse generale per questioni personali o interessi propri. Un messaggio che vale per il presente, ma anche per il futuro (e che in fondo, a ben guardare, ha rappresentato il sottostante anche di dolorose vicende passate) nei confronti di chi pensasse a sedimentare e fortificare il proprio “potere di controllo” dentro o attorno al club.