Marocchi su Thiago Motta, la Juve e Allegri
La Juve intanto ripartirà da Thiago Motta.
"A Bologna non ce n’è uno contento di questa cosa... - sorride - Giuntoli e Thiago hanno un compito non semplice perché devono prendere subito una grandissima decisione: cambio più giocatori possibili o cambio il meno possibile per vedere come si esprime la squadra con un nuovo allenatore? Perché poi sappiamo tutti che il mercato è complicato ed è più semplice comprare, mentre vendere è praticamente impossibile. E sappiamo, tra l’altro che Giuntoli, oltre ad accontentare Thiago deve accontentare pure la proprietà. Quindi ha di fronte un compito particolarmente complicato perché ne deve accontentare due....".
Però...
"Pure Thiago deve accontentare milioni di tifosi".
A proposito: a bocce ferme come va giudicato l’operato di Allegri?
"Io considerei Allegri per tutto ciò che ha fatto per la Juve. Piano piano ci allontaneremo dal finale dell’ultimo anno e Max sarà ricordato come uno dei più vincenti allenatori nella storia del club. Perché finché vivi il presente si fanno mille valutazioni che nel tempo si perderanno e rimarranno il numero delle panchine e dei trofei conquistati".
Per la prima volta in carriera Motta affronterà l’alternanza campionato-Champions: questa può essere un’incognita per la nuova Juve?
"Non mi preoccuperei di questo perché lui ha giocato una vita ogni tre giorni. Certo è che dovrà subito lottare per il vertice visto che, a prescindere da cosa farà sul mercato, nelle cosiddette griglie la Juve verrà messa un gradino sotto l’Inter".
Quanto può invece pesare il suo curriculum da giocatore per gestire la Repubblica bianconera?
"Beh, che lui sia ambizioso è una certezza e si parte da quello. Poi è pure spigoloso il giusto, anche se è tutto carino durante le interviste, cercando però di dire il meno possibile. Inoltre è esigente, in primis con sé stesso. Un mix che serve, anzi è fondamentale, per fare un grande allenatore".
"Motta, Soulé è il tuo Orsolini. Zirkzee perfetto con Vlahovic, e Chiesa..."