TORINO - Triste nemmeno tanto, perché in fin dei conti se lo aspettava lui per primo; solitario nemmeno, perché al fianco ha sempre il suo staff, i giocatori (magari non proprio tutti tutti, però...) e comunque tanti tifosi; final sì, perché l’avventura di Massimiliano Allegri è ufficialmente arrivata al capolinea ieri. Non ci sono altri punti di contatto con il romanzo di Osvaldo Soriano, anche perché la Juventus vuole presto incominciare a scriverne un’altra, di storia. Due partite da consegnare agli archivi, con Paolo Montero promosso dalla Primavera in panchina, e poi si aprirà una nuova era bianconera. Non sarà facile, per l’erede di Allegri, replicarne i successi, ma l’idea della società è quella di costruire un altro ciclo vincente, anche se servirà del tempo. Il calendario offre un’opportunità quantomeno curiosa: lunedì la Juventus andrà a Bologna.
Bologna-Juve non sarà Motta-Allegri
Non ci sarà l’incrocio tra Allegri e il candidato principale per la sua successione, ovvero Thiago Motta. Però il tecnico rossoblù sarà inevitabilmente al centro delle attenzioni dei tifosi juventini perché il fatto che l’ex Inter e Psg sia il prescelto per la panchina bianconera è il più classico dei segreti di Pulcinella: dunque lunedì sera Thiago Motta affronterà quello che sembra il suo immediato futuro a breve termine, anche se il patron rossoblù Saputo cercherà in tutti i modi di convincere l’italo-brasiliano a rimanere in Emilia per vivere da protagonista la stagione della storica partecipazione alla Champions League.