C’è trippa per Gatti, uno che ha la faccia e il carattere della Juventus Anni 70, operaio specializzato che, negli ultimi due mesi, ha segnato il doppio dei gol di Dusan Vlahovic (2 a 1, per carità, ma il dato fa comunque effetto). È il perfetto uomo copertina di una Juventus così dura da andare in testa alla classifica senza essere la più forte. Sola in testa sì, almeno fino a domenica, quando l’Inter affronterà il nuovo Napoli di Mazzarri. A questo punto del campionato è conclamato che questa è la Juventus ricostruita da Massimiliano Allegri, un gruppo massiccio con una mostruosa cattiveria agonistica, la cui rappresentazione plastica sta tutta nella rabbiosa reazione dopo il pareggio del Monza.
Juve, prospettiva minacciosa per l'Inter
La Juventus è tosta, tostissima e dà l’idea di poter andare avanti così fino alla fine del campionato. Una prospettiva minacciosa per l’Inter che, sì, fa meno fatica a vincere le partite, ma nello scontro diretto con i bianconeri ha visto scricchiolare il convincimento di essere la più forte. Certo, la Juventus soffre sempre tantissimo. Non riesce mai a semplificarsi la vita, come avrebbe potuto fare nel primo tempo quando - rigore a parte - ha sciupato almeno altre due occasioni per vivere più serenamente la ripresa. Ma, nella sofferenza, la squadra di Allegri non sembra faticare come capitava nella precedente stagione. C’è una disinvoltura al limite dell’incoscienza nel difendersi bassa, ma non si legge più la paura negli sguardi dei bianconeri, ma una fiducia quasi feroce.