Ma la partita del Franchi è un altro tassello di maturità per tutta la Juventus, tassello che si accumula nel progetto di Allegri, che ieri faticava a contenere il godimento sul volto. Che lo scudetto si stia avviando verso un duello fra Inter e Juventus è ormai conclamato. Tuttavia i passi avanti bianconeri non sono ancora sufficienti a pensarla come una sfida equilibrata. Anche l’Inter ha faticato a Bergamo, ma ha dato una dimostrazione di forza e superiorità più schiaccianti, ora come ora lo spessore nerazzurro è maggiore. Certo, il campionato è lungo e la Juventus ha più margini (e tempo) per crescere, quindi il campionato potrebbe farsi davvero appassionante.
La contraddizione del Franchi
Un pensiero, infine, sull’opportunità di giocare la partita ieri sera, con la tragedia dell’alluvione che ha causato vittime e danni nella zona di Firenze. Detto che c’è l’Osservatorio del Viminale a stabilire la presenza delle condizioni di sicurezza e non si può dubitare della coscienza con cui avrà effettuato le verifiche, resta il problema morale dello “show must go on” che è il più spinoso di tutti, perché qualche remora resta sempre (e qualcuno la cavalca con la cinica disinvoltura di alcuni politici). Tuttavia, il fatto che si chieda una sacrosanta solidarietà per le famiglie colpite dall’alluvione e contemporaneamente si espongano sciarpe del Liverpool (insultando il ricordo di altre famiglie e altre vittime) o si dia dello “zingaro” a Vlahovic, lascia perplessi e, soprattutto, sconsolati. Se ne uscirà mai?