Chiesa, prolungamento fino al 2028
Già a giugno, del resto, lo stesso Ramadani aveva vigorosamente smentito le indiscrezioni che riportavano una richiesta di 8 milioni netti rispetto agli attuali 6 per arrivare a un accordo. Chiesa, ovviamente, è un elemento importantissimo nello scacchiere bianconero, sia dal punto di vista tecnico sia da quello economico, senza però che l’attaccante abbia potuto rispondere in pieno alle aspettative a causa del grave infortunio al ginocchio. Anche per questo c’è la volontà, da parte del giocatore, di arrivare a una mediazione che metta su un unico piano le proprie legittime ambizioni future con le necessità del club di non vedere sfumare a zero l’investimento: un prolungamento biennale, fino al 2028, a cifre fisse leggermente inferiori (da rimpinguare con i bonus) in modo tale che i club di Premier League eventualmente interessati (il Liverpool, su tutti, monitora) non possano bypassare l’acquisizione del cartellino.
Juve, altri profili in valutazione
A margine della vicenda Chiesa, inoltre, durante il pranzo con Ramadani sono stati presi in esami altri profili che potrebbero eventualmente interessare la Juventus a gennaio. Tutta un’altra storia, invece, quella legata a Douglas Costa, svincolato dal Los Angeles Galaxy e che, al pari di Bernardeschi, si è proposto per un ritorno alla Juve: fredda la reazione dalla Continassa.
Intanto, nella giornata di ieri, la proprietà cinese del Granada, penultimo in Liga, ha ufficializzato l’addio al ds Nico Rodriguez. Cosa c’entra la Juventus? Beh, salvo colpi di scena dell’ultima ora, il suo sostituto sarà Matteo Tognozzi, attuale capo scouting bianconero che, con il club, sta trattando la risoluzione immediata del contratto, al fine di intraprendere da subito la nuova avventura spagnola nell’inedita veste di direttore sportivo.