Come un regalo di Natale. Di un Natale di cui non si conosce la data, ma si sa che prima o poi arriverà: i tifosi della Juventus aspettano di “scartare” Kenan Yildiz con lo stesso misto di trepidazione, speranza, impazienza, fiducia. Sono riusciti a sbirciare qualcosa e ogni occhiata, dagli 11 gol e 7 assist l’anno scorso con la Primavera alle ultime due partite con la Next Gen, trascinata a due vittorie con un gol (il primo tra i professionisti), un assist e una serie di giocate di livello superiore, passando per un doppio dribbling da lustrarsi gli occhi nel debutto in Serie A a Udine, ha contibuito a rafforzare la speranza di trovare dentro al pacco il regalo desiderato: un campione.
Speranza non solo dei tifosi, ovviamente, ma condivisa con fiducia da tutto il mondo juventino, a cominciare dalla dirigenza che poco più di un anno fa, scaduto il contratto con il Bayern Monaco, lo convinse a trasferirsi in bianconero. E che ad agosto ha firmato con lui e i suoi rappresentanti il prolungamento del contratto fino al 2027.
Posto fisso in prima squadra
Speranza e fiducia nutrite con convinzione anche da Massimiliano Allegri, sempre sensibile al talento, che Yildiz lo segue con attenzione a ogni particolare, taglio di capelli compreso, e che lo ha fatto entrare non solo a Udine, sul 3-0 per la Juve, ma anche alla seconda giornata con il Bologna, quando la partita era sull’1-1. «Anche Yildiz ha un tiro così», lo ha tirato spontaneamente in ballo nella recente intervista a Dazn, mentre descriveva il «tiro fastidioso (per gli avversari, ndr)» di Federico Chiesa. L’abbondanza in attacco ha poi spinto il tecnico bianconero a far giocare il diciottenne turco con la Next Gen (contro Spal, Ancona e Recanatese) per continuare a crescere in condizione e in esperienza, ma a parte la trasferta di Reggio Emilia con il Sassuolo Yildiz è sempre stato comunque convocato anche in prima squadra.