Yildiz prima carta Allegri
Ora gli acciacchi di Vlahovic e Milik hanno trasformato l’abbondanza in emergenza e oggi a Bergamo Yildiz non sarà solo uno dei 22 convocati (tra i quali c’è anche l’attaccante della Next Gen Tommaso Mancini, classe 2004). Non sarà neppure titolare, perché la coppia d’attacco sarà composta da Moise Kean e Federico Chiesa, ma sarà la prima carta di Allegri per sparigliare il tavolo in fase offensiva: da mezzala con licenza di alzarsi in posizione di trequartista, da attaccante esterno in un tridente o al posto di uno dei due titolari. Yildiz ha talento e anche fisico (1 metro 85 per quasi 80 chili) per ricoprire più ruoli a seconda del bisogno. «A Bergamo con Vlahovic e Milik fuori ha la possibilità di giocare», ha confermato il tecnico bianconero, allegando gli elogi per le presatazioni con la seconda squadra: «Yildiz ha fatto due partite con la Next Gen (tre in realtà, ndr) e ha fatto buone partite. Lo stesso Huijsen. Sono giovani che stanno crescendo in maniera importante», ha poi aggiunto citando il difensore olandese, pure lui classe 2005 e pure lui convocato.
Con molte meno possibilità di giocare, tuttavia: un po’ perché qualsiasi allenatore tende a modificare il meno possibile la difesa a partita in corso, un po’ perché in panchina ci sarà comunque Rugani o Gatti e per un difensore l’esperienza è ancora più importante che per un attaccante. Una giocata incosciente in attacco può anche rivelarsi vincente proprio in virtù dell’incoscienza che la rende imprevedibile, in difesa è molto più probabile che si risolva in un pasticcio.
Cosa ha in comune con Chiesa
Coscienti (quasi sempre) o incoscienti, le giocate di Yildiz imprevedibili lo sono spesso, grazie a un’altra qualità, oltre al «tiro fastidioso», in comune con Chiesa: la capacità di eseguirle senza troppa differenza, tiro compreso, con il destro - piede naturale - o con il sinistro. Una dote che lascia i difensori senza punti di riferimento e spesso riserva loro una sorpresa. Una brutta sorpresa. Il contrario di quella che conta di trovare l’intero mondo juventino quando “scarterà” Yildiz. Forse oggi.