Giuntoli e Bonucci: l'esempio di una nuova gestione interna
L’altra questione per cui si è fatto notare Giuntoli ha riguardato la gestione interna, con il segnale più deciso inviato attraverso la “messa fuori rosa” i Leonardo Bonucci, innegabilmente l’elemento più visibile dell’intero gruppo. Anche questa dinamica era ormai innescata da tempo, ma con l’arrivo del dt c’è stata una presa di posizione che non lascia più dubbi sullo stile di gestione con cui verrà supportato il lavoro di Massimiliano Allegri.
Cosa aspettarsi ora? Sostanzialmente nulla. O molto poco, perché la rosa è completa così e le uniche sostanziali variazioni potrebbero verificarsi nel caso di offerte clamorose per qualcuno dei big. Poi, certo, guai ad abbassare l’attenzione cronachistica e a non tener conto di quel che potrebbe succedere, per esempio in direzione Sassuolo dove gioca quel Domenico Berardi che Cristiano Giuntoli vuole appuntare all’occhiello del suo primo mercato in bianconero.
Aquesta Juve con spirito garibaldino e ritmo rinnovato manca, lo si è notato anche nell’amichevole contro l’Atalanta, un pizzico di qualità e il 29enne del Sassuolo potrebbe garantirlo, magari adattandosi a giocare più da centrale “sottopunta” che a esterno classico. Per inserire qualità e per mettere ulteriore ordine nella rosa con altre cessioni mancano 15 giorni. Non tantissimi.