"Chiesa seconda punta da 20 gol. Juve, ad Allegri serve un Boniperti"

Intervista ad Aldo Serena: "Fede può dare il meglio in quella posizione, anche in Nazionale. Vlahovic? Lo terrei, però..."
"Chiesa seconda punta da 20 gol. Juve, ad Allegri serve un Boniperti"© Getty Images/Ag. Aldo Liverani/Bartoletti

Buongiorno Serena, la Juventus valuta l’ipotesi di cedere Vlahovic: che ne pensa?

"La Serie A in generale ormai ha disponibilità economiche limitate e purtroppo è normale ragionare così. Anche se per me, per una società che deve ricostruire come la Juventus, sarebbe importante tenere uno come Vlahovic, che secondo me non è riuscito a dare quello che poteva per vari motivi. Su tutti la pubalgia, poi l’impatto con un grande club. Ho fatto anche io il centravanti alla Juve e le sollecitazioni e le critiche che arrivano sono diverse. Serve grande tempra e forse Vlahovic alle prime critiche non ha reagito nel verso giusto. Però credo che abbia grandissime potenzialità e che potrebbe esprimerle in bianconero".

Tra i possibili sostituti si parla di Lukaku, contestato dai tifosi. Lei arrivò alla Juve dal Toro dopo aver deciso un derby al 90’: come si conquista un pubblico prima rivale?

"L’attaccante ha una grande opportunità, che è quella del gol. Fondamentale è iniziare bene, per portare i tifosi dalla tua parte, altrimenti si innesca un meccanismo che rende difficile invertire la rotta. Quindi bisogna arrivare già al top fisicamente".

Oltre a Lukaku, tra i candidati ci sono Morata e David. Che cosa ne pensa?

"Le caratteristiche di Lukaku si sposano con l’idea di gioco di Allegri di ripartire veloce, sfruttando un attaccante che difende bene la palla e sa far salire la squadra. Il belga ha anche la forza per partire in contrattacco anche in solitudine. David è un prospetto interessante, non ha fisicità prorompente ma è rapido e tecnico. Un centravanti atipico. Però non è ancora una certezza ad alto livello e credo che il prezzo sia molto alto. Un usato sicuro, come Morata che è un attaccante completo ed esperto, o come Lukaku, considerato che costano meno, sarebbero più funzionali alle esigenze della Juventus".

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A proposito di esigenze: potrebbe partire anche Chiesa. Tra lui e Vlahovic chi terrebbe?

"Punterei su Chiesa, anche per l’italianità. Io credo che Chiesa da seconda punta possa dare il meglio. Chi ha tiro e dribbling secondo me deve essere portato nelle condizioni di fare più male agli avversari, giocando nella zona centrale dell’attacco. Per me con le doti che ha deve essere ambizioso e porsi il traguardo dei 20 gol: in coppia con una prima punta secondo me arriverebbe di più al tiro e se si calasse in questo ruolo ne gioverebbe anche la Nazionale".

Come giudica la conferma di Rabiot?

"Penso che sia stato un colpo importante anche se solo per un anno. Rabiot ha raggiunto la piena maturazione, sa fare le due fasi in maniera perfetta e ha grande fisicità. In un contesto di rinnovamento e con le incertezze su Pogba credo che un giocatore della sua esperienza e della sua forza fisica sia fondamentale".

Allegri riparte dopo tante critiche: che ne pensa?

"Secondo me la Juve in campo avrebbe potuto mostrare un atteggiamento un po’ più audace. Ci sono stati momenti in cui è stata deficitaria sotto il profilo del gioco, della coesione e del ritmo. Va bene tornare ai valori storici, tempra, capacità di soffrire e lottare insieme, però serve anche più efficacia nel gioco offensivo. La Juve non deve solo difendersi e ripartire: Boniperti, dunque la storia della Juve, a volte chiedeva a noi e al Trap un atteggiamento offensivo. Ricordo che nel 1985-86 a due giornate dalla fine dovevamo battere il Milan e giocammo io, Briaschi, Platini, Laudrup e Mauro (la Juve vinse 1-0 e poi conquistò lo scudetto, ndr)".

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Viste le vicende societarie, quanto è mancato un Boniperti ad Allegri? Giuntoli può coprire questa mancanza?

"Penso proprio che sia stata una mancanza forte. Allegri ha dovuto sdoppiarsi e non è semplice. Un riferimento come Boniperti era una tutela importante sotto il profilo della comunicazione e anche proprio del confronto tattico e sui giocatori. Ad Allegri questo è un po’ mancato. Giuntoli ha fatto una gavetta importante, che ti permette di capire l’animo e lo spirito dei calciatori, le sfumature degli allenatori e di avere la forza e la capacità di dare il consiglio giusto. Sarà di grande aiuto".

Tra pochi giorni saranno 100 anni della famiglia Agnelli a capo della Juventus: un suo ricordo dell’Avvocato e un parere sulla cancellazione dell’amichevole di Villar Perosa.

"Alla Juve trovai quasi una famiglia. L’Avvocato amava essere molto presente con le sue telefonate al mattino e quando ha iniziato a chiamare anche me - anche se non ero molto lucido perché di solito erano le cinque e mezzo - ho iniziato a capire che ero entrato nell’ambiente Juventus a tutto tondo. Anche se avesse chiamato alle quattro sarebbe andato bene lo stesso. Di Villar Perosa sono dispiaciuto: la tradizione unisce, crea un legame con la storia, identità. Ricordo che era una festa, c’era contatto diretto con i tifosi. Una tradizione così non andrebbe persa".

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Buongiorno Serena, la Juventus valuta l’ipotesi di cedere Vlahovic: che ne pensa?

"La Serie A in generale ormai ha disponibilità economiche limitate e purtroppo è normale ragionare così. Anche se per me, per una società che deve ricostruire come la Juventus, sarebbe importante tenere uno come Vlahovic, che secondo me non è riuscito a dare quello che poteva per vari motivi. Su tutti la pubalgia, poi l’impatto con un grande club. Ho fatto anche io il centravanti alla Juve e le sollecitazioni e le critiche che arrivano sono diverse. Serve grande tempra e forse Vlahovic alle prime critiche non ha reagito nel verso giusto. Però credo che abbia grandissime potenzialità e che potrebbe esprimerle in bianconero".

Tra i possibili sostituti si parla di Lukaku, contestato dai tifosi. Lei arrivò alla Juve dal Toro dopo aver deciso un derby al 90’: come si conquista un pubblico prima rivale?

"L’attaccante ha una grande opportunità, che è quella del gol. Fondamentale è iniziare bene, per portare i tifosi dalla tua parte, altrimenti si innesca un meccanismo che rende difficile invertire la rotta. Quindi bisogna arrivare già al top fisicamente".

Oltre a Lukaku, tra i candidati ci sono Morata e David. Che cosa ne pensa?

"Le caratteristiche di Lukaku si sposano con l’idea di gioco di Allegri di ripartire veloce, sfruttando un attaccante che difende bene la palla e sa far salire la squadra. Il belga ha anche la forza per partire in contrattacco anche in solitudine. David è un prospetto interessante, non ha fisicità prorompente ma è rapido e tecnico. Un centravanti atipico. Però non è ancora una certezza ad alto livello e credo che il prezzo sia molto alto. Un usato sicuro, come Morata che è un attaccante completo ed esperto, o come Lukaku, considerato che costano meno, sarebbero più funzionali alle esigenze della Juventus".

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