Max Allegri è di solito un esperto di tabelle e calcoli, ma a Nantes non avrà senso portarsi dietro un cervellone elettronico: il risultato dell’andata parla chiaro e non concede spazi a ragionamenti su strategie e gestione della partita. La Juventus dovrà prendere in mano le redini del gioco dall’inizio per proseguire nel percorso in Europa League e accedere agli ottavi. La parola d’ordine in Francia dovrà essere una: intensità. Al massimo livello e per 90 minuti più recupero. O forse anche di più, perché la possibilità che si arrivi ai supplementari è una variabile che il tecnico livornese dovrà tenere in considerazione, calibrando nella maniera giusta le rotazioni. Per questo sarà fondamentale avere al top Chiesa, Di Maria e Vlahovic per recuperare così il tridente da 4-3-3 europeo.
Le condizioni di Chiesa
Ma su Chiesa lo stesso Allegri a Sky non ha dato certezze: «Non stava bene, per giovedì vediamo, altrimenti ne facciamo giocare un altro». Al netto degli interpreti, alla Juventus servirà viaggiare a un ritmo più sostenuto dell’andata, anche perché l’1-1 lasciato in eredità dallo Stadium consentirà al Nantes di impostare con ancora maggiore convinzione un piano partita simile a quello visto a Torino, con in più la spinta del pubblico di casa. Nel tridente che Allegri potrebbe schierare giovedì a Nantes sulla carta non c’è spazio per Kostic, che non può agire da mezzala ed è ancora tutto da testare come terzino sinistro in una difesa a 4, anche se è quella l’evoluzione di cui aveva parlato Max già qualche mese fa. Ma la Juventus, ora come ora, può rinunciare ai cross chirurgici e alla spinta del suo miglior assist man? La domanda passa al tecnico livornese che potrebbe usare il serbo proprio al posto di Chiesa, qualora dovesse dare forfait. La catena di sinistra, con Kostic in particolare, ha prodotto anche ieri a La Spezia l’azione che ha portato al gol del vantaggio di Kean: il Nantes si chiuderà per poi ripartire in velocità, per cui lo sviluppo della manovra sulle fasce sarà una delle chiavi della partita fin qui più importante della stagione bianconera.