Sorpresa Inzaghi: l’ultima mossa Inter per puntare di nuovo allo Scudetto

L’allenatore in procinto di firmare il rinnovo fino al 2026 preme per avere il nuovo colpo mercato

Come ribadire la propria supremazia in campionato? Sorprendendo. Simone Inzaghi sa bene che per confermarsi non basterà ripetere quanto fatto nella scorsa stagione. Certo, ripartire dalla stessa base con l’aggiunta di Zielinski, Taremi e Josep Martinez - Inter e Genoa stanno ancora definendo gli ultimi dettagli, il portiere spagnolo non farà le visite neanche oggi - sarà un bel vantaggio rispetto alle avversarie che in questo mercato dovranno rinforzarsi o addirittura cambiare volto, con molti avvicendamenti in panchina.

Inzaghi, che nei prossimi giorni metterà nero su bianco il suo rinnovo fino al 2026 (annuncio prima del raduno del 13 luglio?), però, non vuole restare fermo a compiacersi. Certo, la sua “auto” gira a meraviglia e i nuovi, che saranno presenti di fatto già da inizio preparazione, dovranno calarsi nel migliore dei modi nei meccanismi tecnico-tattici. Il tecnico però ha in testa di lavorare su alcune novità per dare alla sua Inter se non un volto diverso, maggiori armi con cui colpire.

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L'Inter su Gudmundsson

Non bisogna attendersi rivoluzioni, ma Inzaghi, soprattutto se andrà in porto il grande colpo di mercato che Marotta, Ausilio e Baccin hanno in mente - leggi Albert Gudmundsson del Genoa -, potrà schierare a gara in corso, ma anche dal primo minuto, un’Inter col trequartista. Un 3-4-1-2 come si è visto quando, in situazioni di parità o svantaggio, il tecnico piacentino ha gettato nella mischia Alexis Sanchez alle spalle di due punte. Un sistema di gioco che Inzaghi conosce bene perché utilizzato spesso anche alla Lazio, sia con la variante trequartista dietro due attaccanti (Luis Alberto o Correa con Immobile, Felipe Anderson o Caicedo davanti), sia con quella con due trequartisti e una punta, il 3-4-2-1 (Luis Alberto, Correa o Milinkovic-Savic dietro Immobile).

Con Gudmundsson ovviamente questa opzione diventerebbe una concreta opportunità, perché l’islandese ha mostrato il meglio di sé alle spalle di Retegui, con Gilardino che in alcuni spezzoni di partite lo ha addirittura schierato da mezzala. L’Inter lo vuole anche per quello, perché dopo l’addio di Sanchez, non c’è in rosa un giocatore che sappia ballare fra le linee con qualità e velocità.

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L'innovazione tattica

Certo, c’è Mkhitaryan, ormai diventato però un maestro da mezzala, e adesso ci sarà Zielinski. Proprio il polacco potrebbe ritagliarsi uno spazio da trequartista nel 3-4-1-2, sempre che dopo la Copa America e l’eventuale Olimpiade, non torni ad Appiano per rimanerci Valentin Carboni, altro trequartista, ideale proprio in quel sistema di gioco. I dirigenti dell'Inter finora hanno sempre spiegato come intendano puntare sul giovane argentino e che non verrà venduto per fare cassa, ma Valentin è entrato nel mirino dell'Olympique Marsiglia di De Zerbi.

I francesi sono fortemente interessati, hanno avuto contatti con l'agente e ieri Eduardo Crnjar, procuratore di De Zerbi, ha fatto visita ad Ausilio, probabilmente per capire le condizioni con cui l'Inter intende eventualmente cedere Carboni: prestito secco, prestito con diritto e contro-riscatto, cessione definitiva a fronte però di un'offerta irrinunciabile (ovvero 35-40 milioni). Si attendono giorni caldi sul talento argentino.

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Come ribadire la propria supremazia in campionato? Sorprendendo. Simone Inzaghi sa bene che per confermarsi non basterà ripetere quanto fatto nella scorsa stagione. Certo, ripartire dalla stessa base con l’aggiunta di Zielinski, Taremi e Josep Martinez - Inter e Genoa stanno ancora definendo gli ultimi dettagli, il portiere spagnolo non farà le visite neanche oggi - sarà un bel vantaggio rispetto alle avversarie che in questo mercato dovranno rinforzarsi o addirittura cambiare volto, con molti avvicendamenti in panchina.

Inzaghi, che nei prossimi giorni metterà nero su bianco il suo rinnovo fino al 2026 (annuncio prima del raduno del 13 luglio?), però, non vuole restare fermo a compiacersi. Certo, la sua “auto” gira a meraviglia e i nuovi, che saranno presenti di fatto già da inizio preparazione, dovranno calarsi nel migliore dei modi nei meccanismi tecnico-tattici. Il tecnico però ha in testa di lavorare su alcune novità per dare alla sua Inter se non un volto diverso, maggiori armi con cui colpire.

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