Inter, calciomercato a saldo zero
Zhang ha sfruttato al meglio il volano dato dal mix dei risultati ottenuti dalla squadra (in primis la finale di Champions conquistata un anno fa) unito alla partenza della nuova Champions, ancora più ricca per le partecipanti, nonché del Mondiale per club voluto dalla Fifa a cui i nerazzurri si sono già qualificati. Il tutto, senza dimenticare che in cassa sono rimasti pure un ottantina di milioni del prestito di Oaktree, altro ossigeno per Suning che ha potuto immettere denaro nell’Inter senza spenderlo di tasca propria. In questo gioco a incastri, come sottolineato, la proprietà cinese può contare sulla forza del brand in suo possesso: il nuovo status dell’Inter può attrarre investitori che possono garantire quanto chiede Zhang per uscire di scena, vale a dire 1,3 miliardi di euro, non a caso, cento milioni più di quanto valutato il Milan nel passaggio tra Elliott e RedBird. L’accordo con Pimco, oltre a chiudere la partnership con Oaktree, permette a Beppe Marotta, responsabile dell’area tecnica, di uscire dal limbo in cui era avvolta la società nelle ultime settimane. Poco cambia a livello operativo per il ds Piero Ausilio e il suo vice Dario Baccin: il mercato in entrata dovrà essere a saldo zero ed eventuali acquisti dovranno essere bilanciati dalle cessioni. Una formula che, grazie anche al lavoro fatto da Simone Inzaghi (martedì premiato a Piacenza, sua città natale), ha garantito - dopo il campionato vinto da Conte - un altro scudetto, due Coppe Italia e tre Supercoppe alla proprietà cinese. Per questo, in attesa di una nuova età dell’oro magari finanziata da soldi arabi, Suning - quando cederà il passo - lascerà comunque ottimi ricordi del suo passaggio in Italia.