Frey: "Inter, Sommer sarà decisivo. Deve fare come Maignan"

Intervista all'ex portiere nerazzurro e della Fiorentina: "Onana era un leader dello spogliatoio, avrei fatto follie per Vicario"
Frey: "Inter, Sommer sarà decisivo. Deve fare come Maignan"© Marco Canoniero

A Sebastien Frey piace come portiere Yann Sommer?

«A me è sempre piaciuto. Mi ha sempre dato tranquillità, serenità nel modo di stare in porta, di parare. Lo segue da anni e posso dire che il vero Sommer tra i pali dobbiamo ancora vederlo».

Ha già ricevuto qualche critica.

«Ha le spalle larghe, sa cosa vuole dire giocare in un grande club».

Ma certi errori però sono costati dei punti...

«Ogni portiere, anche i più grandi, in una stagione fanno tre-quattro errori. Siamo umani. Mi viene da dire Sommer li ha già fatti un paio quindi presumo che tutto il resto della stagione possa essere decisivo e determinante per l’Inter».

Quanti punti può portare un portiere in campionato?

«Dai 7 ai 9 punti. Con questo rendimento si vince lo scudetto o lo perdi. Un portiere come Maignan porta sempre punti pesanti. Da Sommer mi aspetto una statistica simile». 
 
Emil Audero può essere un’alternativa?

«Io cercherei di dargli spazio, ma in Coppa Italia. Sono curioso di vederlo in campo con la maglia dell’Inter, una maglia più pesante da indossare. Con quella della Sampdoria l’abbiamo visto: ha fatto delle cose interessanti. È importante sapere se può essere all’altezza di poter sostituire Sommer, se mai ce ne fosse il bisogno».

Ma la Coppa Italia per l’Inter potrebbe cominciare a fine dicembre?

«La gestione di un anno fa tra Handanovic e Onana non mi ha fatto impazzire perché il portiere ha bisogno di fiducia, di continuità. C’è bisogno inizialmente di una gerarchia ben precisa che poi magari, col tempo, può anche cambiare per il bene della squadra. L’Inter deve essere protagonista in campionato e in Champions League. Non c’è tempo per fare dei provini. In campionato ci sono stati già dei passi falsi. Ora la squadra di Inzaghi non si può più permettere di lasciare punti in giro».

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Avanti sicuro con Sommer, allora.

«Se Yann non ha bisogno di riposo, io sinceramente andrei avanti con lui».

Cosa ha guadagnato l’Inter con l’arrivo di Sommer?

«Sicuramente ci ha guadagnato tanti soldi. Cinquanta milioni per Onana sono tanti».

Che cosa ha perso invece con la partenza di Onana?

«Tra Onana e Sommer oggi forse l’Inter ha perso qualcosa dentro lo spogliatoio. Onana è un ragazzo estroverso, uno carismatico, un leader. In campo Sommer non ha nulla a che invidiare da Onana. Sono due portieri di alto livello».

Il vero Onana ha indossato la maglia dell’Inter o sta indossando quella del Manchester United?

«Il vero Onana è quello visto all’Inter».

Quindi il Manchester ha sbagliato?
«Quando spendi tanti soldi per un portiere pretendi che ti faccia sempre la differenza, ti faccia vincere tutte le partite. Oggi il Manchester United non è la squadra invincibile di un tempo. Poi è arrivato dopo un certo De Gea, fare meglio non sarà semplice per lui. Oggi sicuramente non vedo il vero Onana ma non dimentichiamoci che, anche in una stagione importante come quella dell’anno scorso, Onana qualche errore l’ha fatto. Un grande portiere, ripeto, tre, quattro errori a stagione li fa».
Oggi l’Inter ha perso qualcosa in fase di costruzione da dietro?
«Avere un portiere come Onana o Maignan è sicuramente un vantaggio. Sanno giocare con i piedi, portano velocità alla manovra, con un loro passaggio sei dall’altra parte del campo. Ma quanti rischi corrono? Sommer è bravo come loro, ma non rischia la giocata. Sommer, come facevo io, gioca finché può, senza correre il rischio di perdere il pallone. Tutto qui». 
 
Lei ha lavorato con Gianluca Spinelli. Quando può essere d’aiuto? 
«È stato il mio preparatore al Genoa. Per me è uno dei più grandi preparatori dei portieri in Europa oggi. Non smette mai di imparare e psicologicamente è un personaggio molto forte. Sommer ha la fortuna di poter lavorare con un grande preparatore. Meglio di lui non ce ne sono in giro».

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Il futuro in porta sarà di Filip Stankovic?
«Se uno crede un po’ nelle favole, sarebbe bello rivedere tra due-tre anni il figlio di Dejan a San Siro, tra i pali, a difendere i colori nerazzurri».  
 
Che portiere è?
«È un ragazzo ben strutturato fisicamente, reattivo, istintivo, pronto tra i pali. Nel percorso nell’Inter giovanile si è messo in mostra. Ora è giusto dargli spazio, deve giocare, farsi le ossa». 
 
Troppo presto per fare il secondo di Sommer la prossima stagione?
«Quanti anni ha? A 21 anni (compie 22 anni il 25 febbraio, ndr) puoi non essere ancora pronto per l’Inter. Per un portiere giocare è fondamentale. Io ci credo, vedo in lui un ragazzo molto interessante ma deve tornare dopo aver raggiunto 100-150 presenze magari in Serie A e da protagonista. Oggi all’Inter è ancora presto, sarebbe una scommessa». 
 
Chi le sarebbe piaciuto vedere a San Siro con la maglia dell’Inter?
«Trubin era un profilo molto interessante. Un portiere ancora giovane, ma già con una certa esperienza europea. Sommer oggi forse è più pronto, ma avrei fatto un investimento, lo avrei preso, l’avrei bloccato. Però non si può tornare indietro».
E la pazzia per chi l’avrebbe fatta?
«Io avrei sperato di vedere uno come Vicario all’Inter. Avrei cercato di fare uno sforzo per lui, uno dei portieri in prospettiva più importanti in Europa. In Premier League è già un idolo. Lo è diventato parando tutto. Ma è andato. Ora godiamoci Sommer».

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A Sebastien Frey piace come portiere Yann Sommer?

«A me è sempre piaciuto. Mi ha sempre dato tranquillità, serenità nel modo di stare in porta, di parare. Lo segue da anni e posso dire che il vero Sommer tra i pali dobbiamo ancora vederlo».

Ha già ricevuto qualche critica.

«Ha le spalle larghe, sa cosa vuole dire giocare in un grande club».

Ma certi errori però sono costati dei punti...

«Ogni portiere, anche i più grandi, in una stagione fanno tre-quattro errori. Siamo umani. Mi viene da dire Sommer li ha già fatti un paio quindi presumo che tutto il resto della stagione possa essere decisivo e determinante per l’Inter».

Quanti punti può portare un portiere in campionato?

«Dai 7 ai 9 punti. Con questo rendimento si vince lo scudetto o lo perdi. Un portiere come Maignan porta sempre punti pesanti. Da Sommer mi aspetto una statistica simile». 
 
Emil Audero può essere un’alternativa?

«Io cercherei di dargli spazio, ma in Coppa Italia. Sono curioso di vederlo in campo con la maglia dell’Inter, una maglia più pesante da indossare. Con quella della Sampdoria l’abbiamo visto: ha fatto delle cose interessanti. È importante sapere se può essere all’altezza di poter sostituire Sommer, se mai ce ne fosse il bisogno».

Ma la Coppa Italia per l’Inter potrebbe cominciare a fine dicembre?

«La gestione di un anno fa tra Handanovic e Onana non mi ha fatto impazzire perché il portiere ha bisogno di fiducia, di continuità. C’è bisogno inizialmente di una gerarchia ben precisa che poi magari, col tempo, può anche cambiare per il bene della squadra. L’Inter deve essere protagonista in campionato e in Champions League. Non c’è tempo per fare dei provini. In campionato ci sono stati già dei passi falsi. Ora la squadra di Inzaghi non si può più permettere di lasciare punti in giro».

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