Pagina 0 | “Sei un morto che cammina”: inchiesta ultras, l’ultima novità

"Sei un morto che cammina". Così gli uomini del capo ultras del Milan, Luca Lucci, si sarebbero rivolti ad Enzo Anghinelli, l'11 luglio 2024 all'interno del negozio 'L'angolo calabrese' di Cologno Monzese. E' quanto emerge dal fermo di indiziato di delitto spiccato dai pm di Milano Paolo Storari, Sara Ombra, Leonardo Lesti con gli aggiunti Alessandra Dolci e Bruna Albertini per il tentano omicidio di Anghinelli del 12 aprile 2019 che ha fatto scattare le manette ai polsi del "vice" di Luca Lucci, Daniele Cataldo, 52enne di Sesto San Giovanni con precedenti per rapina, ricettazione, detenzione di armi da guerra e clandestine, traffico di droga, furto ed evasione. Sono passati oltre 5 anni dal tentato omicidio di via Cadore, avvenuto all'alba non lontano dall'abitazione di Anghinelli e commesso da due uomini armati a bordo di uno scooter con targa clonata. Il movente - secondo pm e investigatori della Squadra mobile - è da ricercarsi nello scontro in corso in quella fase tra Lucci e Domenico Vottari, il leader del gruppo 'Black Devil' che tenta la scalata alla curva rossonera nel 2018 durante le vicende giudiziarie che coinvolgono Lucci e lo portano in carcere.

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Il racconto di Anghinelli

A luglio di quest'anno Anghinelli, sopravvissuto per miracolo, si trova a Cologno Monzese per salutare gli operatori di una Comunità in cui è stato affidato in passato e si presenta, quasi per caso, nel negozio di prodotti tipici dove incontra Lucci. "Ciao Luca", gli dice raccontando agli investigatori di averlo visto quasi "impietrito" di fronte al saluto. "Sai chi sono? Sono qua in pace", afferma mostrandogli di avere un piede ingessato e una stampella e di volere solo chiarimenti sulle varie aggressioni che lo hanno visto vittima negli anni. "Qua non puoi stare! Te ne devi andare", gli urla Lucci. Se ne va e torna qualche minuto dopo per ritirare la spesa. Compaiono altri due uomini. Uno che indentifica in "Alex Cologno" (vero nome Hagag Islam) e Cataldo che arriva a bordo di uno scooter e lo aggredisce alla spalle con "tre pugni". "Ti faccio mangiare il fascicolo.. che mi hai accusato". Sente Lucci gridare: "Daniele vattene che stanno arrivando i carabinieri". Si allontanano. "Io mi sono alzato - racconta Anghinelli - e mentre raccoglievo i miei occhiali da terra ho sentito Alex Cologno che mi ha detto: 'sei un morto che cammina' ed ha fotografato con il suo cellulare la targa della mia auto nel momento in cui stavo salendo".

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