Pagina 2 | Storari, il pm che indaga sulle curve Inter e Milan finisce sotto scorta

MILANO - Una scorta di quarto livello, con due agenti armati e una macchina per almeno sei mesi per il pm della Dda di Milano Paolo Storari. Stamattina è stato disposto dalla Prefettura su richiesta del procuratore Marcello Viola che ha ritenuto necessario che Storari, vista la delicatezza dell'indagine che sta coordinando sulle curve Nord e Sud di San Siro che coinvolge anche la criminalità organizzata, sia protetto. L'altra titolare del fascicolo, Sara Ombra, anche lei della Dda, da tempo è sotto scorta per altre inchieste che riguardano le mafie.

Le paole del presidente della commissione Antimafia

Il presidente della commissione Antimafia del Comune di Milano, Rosario Pantaleo, che a margine del Consiglio comunale ha replicato a quanto scritto dai pm della Dda di Milano, Paolo Storari e Sara Ombra, nella richiesta di custodia cautelare per gli ultrà milanisti e interisti, che c'è stata una "sottovalutazione" da parte della commissione quando ha ascoltato due responsabili dell'Inter lo scorso 15 marzo: "La sottovalutazione noi non l'abbiamo mai avuta, mai avuta, perché altrimenti non avremmo fatto la commissione. Noi non abbiamo sottovalutato perché sottovalutare significa non prendere atto di una cosa - aggiunge - Il verbale della commissione l'ho mandato alla Procura, questo non è automatico, l'ho deciso io, perché ci deve essere trasparenza. Nel mio piccolo ho fatto quello che mi sembrava giusto, per dire che ci erano state dette quelle cose". Secondo Pantaleo, la seduta di commissione "è servita per avere la cartina al tornasole che quello che è stato detto era rispondente alle indagini in corso.

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Inter, obbligo di dimora per un indagato

Arresti domiciliari sostituiti con l'obbligo di dimora in un Comune nel Milanese per Cristian Ferrario, 50 anni, una delle 19 persone arrestate una settimana fa nell'inchiesta sugli ultrà e sulle curve milanesi e ritenuto un presunto prestanome del leader ultras nerazzurro Andrea Beretta e di Antonio Bellocco, erede dell'omonimo clan 'ndranghetista, pure lui nel direttivo della curva Nord e ucciso il 4 settembre scorso a coltellate da Beretta. Lo ha deciso il gip di Milano Domenico Santoro, a seguito dell'istanza dell'avvocato Mirko Perlino e dopo che Ferrario, interrogato tre giorni fa, ha ammesso le contestazioni: è accusato di trasferimento fraudolento di valori con l'aggravante di aver agevolato l'associazione mafiosa dei Bellocco, perché avrebbe incassato 40.000 euro "con causale fittizia: restituzione per cucina" al posto dei due capi ultrà, i quali "attraverso tale fittizia attribuzione eludevano le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniale". I soldi sarebbero stati il presunto compenso di una "protezione mafiosa da loro fornita" ad un conoscente "che aveva effettuato investimenti in Sardegna, osteggiati attraverso atti vandalici.

Milan, sequestrato un arsenale a Firenze

Durante la partita Fiorentina-Milan la Polizia di Stato ha scoperto un piccolo 'arsenale' all'interno di due pullman di tifosi ospiti. La Digos della Questura di Firenze ha sequestrato sfollagente telescopici, coltelli, artifizi pirotecnici e altro materiale. Tutti gli occupanti dei due pullman sono stati identificati a fine partita dalla Scientifica nel corso degli accertamenti finalizzati anche ad attribuire eventuali responsabilità sulla vicenda per la quale, ad oggi, l'ipotesi di reato è quella di possesso di armi, oggetti contundenti o comunque atti ad offendere, nonché artifizi pirotecnici, in occasione di manifestazioni sportive che nel nostro ordinamento è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da 1000 a 1500 euro. Tale condotta rientra infine in quelle previste per l'emissione della misura di prevenzione del Daspo, firmata dal Questore quale autorità provinciale di pubblica sicurezza

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