Senza Varane, ma...
Per quanto riguarda la disposizione di partenza, nell’unica uscita ufficiale disputata dal Como fino ad ora (in Coppa Italia a Genova, contro la Sampdoria dell’ex juventino Andrea Pirlo), Fabregas ha mandato in campo una formazione basata su una linea a quattro di difesa. A Torino però la retroguardia lariana dovrà fare a meno di Raphaël Varane, il gioiello più importante della campagna acquisti estiva, costretto a lasciare il campo in Coppa Italia per infortunio dopo soli venti minuti. In generale, il Como a Marassi ha presentato una struttura molto fluida. Quando il Como attaccava infatti c’erano alcuni movimenti coordinati fra i giocatori lombardi, come ad esempio quello che a sinistra vedeva impiegati il laterale basso (lo spagnolo Alberto Moreno) e l’attaccante esterno (il francese Lucas Da Cunha) o quello che, sulla destra, portava l’italo-brasiliano Gabriel Strefezza (in partenza ala) ad associarsi ai due attaccanti centrali. Questi ultimi erano il gallo Andrea Belotti e l’ex milanista Patrick Cutrone. I due hanno tenuto un posizionamento verticale fra loro, con l’ex granata schierato qualche metro dietro Cutrone. In questo modo Belotti, oltre ad aiutare la squadra in fase difensiva, poteva essere sfruttato anche per lanciare il contropiede. Vedremo se Fabregas replicherà questa disposizione anche all’ Allianz Stadium. A centrocampo attenzione al giovane Matthias Braunöder. Il ventiduenne austriaco, prelevato questa estate dall’Austria Vienna, a Genova ha mostrato buone geometrie in mezzo al terreno di gioco. Fabregas ha anche alcune soluzioni interessanti in uscita dalla panchina, a partire da Alessandro Gabrielloni. L’attaccante di Jesi è infatti forte di testa e può costituire un’arma tattica da utilizzare sia nel gioco aereo che in contropiede qualora l’andamento della sfida di Torinio lo richiedesse.