Pagina 0 | Frattesi, la verità sul flop Italia all'Europeo. Poi la battuta sull'Inter...

"Ciò che ci è un po' mancato nella spedizione dell'Europeo è stato il divertimento in campo che s'è visto col Belgio. Trascorrere tanti giorni in un ambiente non gioioso e simpatico come c'è ora ha influito sul rendimento di tutti i giocatori. C'era troppa pressione, sia all'esterno che all'interno. Alla fine ce la siamo messa pure da soli, non è stata una spedizione così divertente" - ha spiegato Frattesi in conferenza stampa in vista della sfida di Nations League contro l'Israele.

Frattesi, l'Italia e la battuta sull'Inter

Poi il centrocampista si è soffermato sul buon momento che stanno vivendo ora gli azzurri: "Ci sono sempre state Nazionali più forti di noi. C'era più talento nelle squadre di qualche tempo fa, ma alla fine ciò che fa la differenza è lo spirito italiano. Battere la Francia a Parigi, giocare come abbiamo fatto quei 40 minuti col Belgio sono dimostrazioni di forza perché sono nazionali top al mondo. Vuol dire che siamo sulla strada giusta". Dall'Italia al club: "Solo tre volte titolare all'Inter? È già un impiego migliore rispetto a quello dello scorso anno (ride, ndr). Scherzi a parte, capisco mister Inzaghi e per questo non ho mai rotto le scatole a nessuno. Siamo in quattro e tutti calciatori di alto livello, non è semplice. Lo scorso anno sono arrivato in una squadra reduce dalla finale di Champions League e poi ha vinto lo Scudetto. Non è semplice".

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Il rapporto con il ct Spalletti

Poi ha parlato anche del rapporto con Spalletti: "Quando siamo arrivati a settembre ho parlato con lui in palestra e nel farmi i complimenti mi disse di avere grande stima di me, ma anche che sarei stato quello a cui avrebbe rotto di più le scatole. Vedeva in me qualcosa che a lui piaceva e ora i rimproveri sono un po' diminuiti perché sto facendo di più ciò che lui chiede. Quando lui è venuto qui a dire che le colpe dell'Europeo erano sue al 99% mi ha trovato in disaccordo. Lui poteva essere più leggero, ma poi in campo andavamo noi e per calciatori come noi non riuscire a fare due passaggi di fila era inconcepibile. Questa cosa gli fa onore, ma poi sappiamo che le colpe non erano certo tutte sue".

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La sfida con l'Israele e il momento di Pellegrini

Sulla sfida contro l'Israele: "Importantissima. Dobbiamo continuare a esser primi nel girone sperando che Francia e Belgio possano pareggiare. I tre punti ci permetterebbero di fare dei ragionamenti che a inizio competizione non erano contemplati: è una buona squadra con qualità, bisognerà esser bravi a tenere il risultato perché nel match d'andata da questo punto di vista non siamo stati molto bravi. Dove può crescere di più l'Italia è forse nella gestione della partita una volta in vantaggio. Siamo una squadra giovane e probabilmente ogni tanto ci sta anche mettere una palla su senza fare uscite complicate. Seconda punta la posto di Pellegrini? Sinceramente non penso. L'ho provato quando abbiamo fatto quel modulo all'Europeo, ma non credo che esalti le mie caratteristiche".

Sul difficile momento di Pellegrini: "A me dispiace veramente tanto. Lorenzo è una bravissima persona e poi come calciatore è forte: io guardo le partite della Roma e quando viene qui può sembrare un'altra persona. Col Belgio l'ho visto davvero bene. Io penso che un capitano così - molto equilibrato e che pensa agli altri - bisogna tenerselo stretto. Non è un momento facile per lui, non è facile entrare in campo con 60mila persone che ti fischiano. Spero ne esca da questa situazione, è davvero una bella persona".

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L'esordio di Pisilli e l'ossessione Mondiale

Sull'esordio di Pisilli: "I giocatori se sono qui è perché sono bravi. È un ragazzo con la testa sulle spalle, può solo far bene e mi auguro possa avere una carriera lunga a Roma così da spingere la società a puntare sui giovani italiani perché ci sono e sono bravi". Sul Mondiale: "Non deve essere una ossessione, ma è un'ossessione perché non si può mancare di nuovo. La Nations League? La stiamo prendendo davvero sul serio perché poi influisce sulle fasce ai sorteggi: faremo di tutto per arrivare primi nel girone così da avere sulla carta un girone più semplice, ma in generale non si può sbagliare. Non c'è altro da dire".

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