Il modello Bastoni, l'elogio a Chiellini e il ricordo di Raiola
"Ho sempre avuto personalità con la palla e con Thiago Motta è emerso ancora di più" - ha spiegato. "Modello di riferimento? Cerco di rubare da tutti, se penso a uno mancino che gioca come me posso dire Bastoni, è devastante dal vivo. Differenze tra difesa a tre o a quattro e da terzino a centrale? Da terzino a centrale cambia tutto, anche lo spazio da coprire, mentre per la difesa mi trovo bene con entrambi i moduli. Cosa è successo dopo il brutto infortunio di sei anni fa (rottura di tutti i legamenti del ginocchio sinistro, dei menischi e della capsula)? La reazione è stata di incredulità, alcuni mi hanno detto che avrei smesso. Il mio obiettivo è stato tornare in campo, ma non ho mai pensato di lasciare il calcio. Se mi piacerebbe tornare alla Roma? Ho un bel rapporto e sono cresciuto qui, non dico altro. Se con la Nazionale possiamo essere la sorpresa come il Bologna? Una similitudine c'è, quella che siamo giovani. Rispetto all'Europeo vinto nel 2021 siamo cambiati molto e l'innocenza di non pensare troppo può essere un'arma a favore. Come sto vivendo il momento? Vorrei avere la tua sicurezza sul fatto che andrò all'Europeo (rivolto al giornalista ndr). Dove ho visto la finale contro l'Inghilterra? Ho un ricordo bellissimo, ero a casa con amici e famiglia, poi sono uscito in piazza a festeggiare". Poi un ricordo anche su Mino Raiola: "Lui è stato fondamentale, mi ha sempre aiutato e si è fatto sempre sentire. Una persona di un'umiltà unica ed è stato il primo che mi ha dato una mano dopo il brutto infortunio, portandomi dove si era operato Ibrahimovic. Cose da migliorare? Sicuramente tante. Sarà difficile imparare a marcare come Chiellini, il numero uno in assoluto, posso imparare tanto. Poi devo rifinirmi anche in fase di possesso".