Locatelli: Allegri mi ha cambiato. Regista Juve e Italia, è ruolo decisivo

Il centrocampista azzurro ha parlato dal ritiro della Nazionale in vista delle sfide di qualificazione a Euro2024 contro Macedonia del Nord e Ucraina: le dichiarazioni

C'è Manuel Locatelli nella prima conferenza stampa della nuova Italia, affidata a Luciano Spalletti dopo le dimissioni improvvise di Roberto Mancini.

Il centrocampista della Juventus, in vista dei match degli Azzurri in programma sabato prossimo contro la Macedonia del Nord e validi per le qualificazioni ai prossimi Europei, è intervenuto dalla sala stampa di Coverciano: "Tornare qui è un privilegio, c’è un mister nuovo e abbiamo copia di conoscerlo. C’è molto entusiasmo, siamo tutti molto carichi per queste partite che dobbiamo affrontare. Essere nei muri di Coverciano è stupendo, abbiamo fatto la storia. Ora sono felice di essere qui dopo un periodo non felice con la Nazionale".

Su Spalletti e Mancini

"Spalletti? Ha parlato di attaccamento alla maglia, ci ha emozionato. Mancini? Va ringraziato per l’Europeo, poi le cose sono andate così. Ora va salutato, davanti c’è il futuro. I cambiamenti vanno visti in modo positivo, è arrivato un grandissimo allenatore, questa maglia non deve essere un peso ma un privilegio. Questa voglia di vincere non dobbiamo mai perderla. Mancata convocazione? Le colpe sono mie, ho parlato con Mancini, lui aveva delle idee e io altre, qualcosa si era incrinato. Il quadrato di Spalletti? Non lo abbiamo usato ancora, immagino sia per il possesso palla, non lo so. Stiamo vedendo molti video, seguiremo ciò che ci dirà il mister. La sua impostazione è un 4-3-3, poi quanto si va a pressare o altro… Quello si vede di partita in partita", aggiunge Locatelli, che parla poi di Juventus, della trasformazione da mezz'ala a regista, della sfida con la Macedonia e del ricco mercato arabo...

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Su Juve e Macedonia

"Alla Juve l’anno scorso è stato complicato, ora però ci sono ruoli definiti. Adesso penso alla Nazionale perché ci sono due partite importanti. La Macedonia? È difficile, sono bravi sulle seconde palle, ci ricordiamo l’ultima volta come è finita. Serve entusiasmo e deve esserci la voglia di indossare questa maglia", prosegue Locatelli.

Sul ruolo di regista

"Da mezz'ala a regista, Allegri mi ha cambiato? È uno dei ruoli più determinanti, devi essere bravo a mantenere l’equilibrio della squadra. Mi piace toccare tanto la palla, da regista lo posso fare. Nel club devo cercare di arrivare più spesso alla conclusione, mi sto divertendo, è un ruolo diverso dalla mezz'ala, ma ci ho giocato già il primo anno alla Juventus, questo ruolo posso farlo: mi piace e mi rende importante. Abbiamo fatto un solo allenamento con Spalletti, ma sicuramente cercheremo di seguirlo"", le parole di Locatelli sulla propria posizione in campo, in bianconero e in azzurro.

Sull'Arabia Saudita e la famiglia

"L'Arabia Saudita? Sono scelte difficili da giudicare, devi trovarti nella situazione. Ora il calcio è tutto in cambiamento, è arrivata l’Arabia ma giudicare non serve a nulla. Ognuno deve trovarsi nella situazione e poi prendere una decisione. Cosa è cambiato da quando ero nelle Under? Innanzitutto sono diventato genitore ed è la cosa più bella della vita, poi ho una moglie fantastica. Sono molto felice di avere questa famiglia", conclude Locatelli.

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C'è Manuel Locatelli nella prima conferenza stampa della nuova Italia, affidata a Luciano Spalletti dopo le dimissioni improvvise di Roberto Mancini.

Il centrocampista della Juventus, in vista dei match degli Azzurri in programma sabato prossimo contro la Macedonia del Nord e validi per le qualificazioni ai prossimi Europei, è intervenuto dalla sala stampa di Coverciano: "Tornare qui è un privilegio, c’è un mister nuovo e abbiamo copia di conoscerlo. C’è molto entusiasmo, siamo tutti molto carichi per queste partite che dobbiamo affrontare. Essere nei muri di Coverciano è stupendo, abbiamo fatto la storia. Ora sono felice di essere qui dopo un periodo non felice con la Nazionale".

Su Spalletti e Mancini

"Spalletti? Ha parlato di attaccamento alla maglia, ci ha emozionato. Mancini? Va ringraziato per l’Europeo, poi le cose sono andate così. Ora va salutato, davanti c’è il futuro. I cambiamenti vanno visti in modo positivo, è arrivato un grandissimo allenatore, questa maglia non deve essere un peso ma un privilegio. Questa voglia di vincere non dobbiamo mai perderla. Mancata convocazione? Le colpe sono mie, ho parlato con Mancini, lui aveva delle idee e io altre, qualcosa si era incrinato. Il quadrato di Spalletti? Non lo abbiamo usato ancora, immagino sia per il possesso palla, non lo so. Stiamo vedendo molti video, seguiremo ciò che ci dirà il mister. La sua impostazione è un 4-3-3, poi quanto si va a pressare o altro… Quello si vede di partita in partita", aggiunge Locatelli, che parla poi di Juventus, della trasformazione da mezz'ala a regista, della sfida con la Macedonia e del ricco mercato arabo...

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