Il più giovane lanciere dopo Seedorf
E Hato indubbiamente lo è: l’attuale assistente di Slot al Liverpool gli consegna un minutaggio regolare nello Jong per poi, una volta chiamato in fretta e furia nel gennaio 2023 al capezzale della prima squadra, ritenerlo pronto ad assaggiare l’ebbrezza della Johan Cruijff Arena. Arriva il debutto in KNVB Cup, poi quello in Eredivisie, e Hato a 16 anni e 335 giorni diventa il terzo più giovane a vestire la maglia ajacide dopo Seedorf e Gravenberch: se non è un’investitura questa... Paradossalmente, i risultati non all’altezza dell’Ajax 23-24, che in difesa aveva ceduto Timber all’Arsenal, hanno creato le condizioni migliori perchè un talento del genere potesse emergere appieno. La cosa si è vista soprattutto durante il lungo interim di van’t Schip, dove Hato è diventato titolare inamovibile, dimostrando di saper reggere l’impatto col calcio dei grandi sia come difensore centrale mancino sia all’occorrenza anche come laterale sinistro, dando la sensazione di poter ricoprire con disinvoltura anche la posizione di difensore di sinistra (per i più tecnici, “braccetto”) in un’ipotetica difesa a tre.
Hato sotto la guida di Farioli
Farioli, l’attuale allenatore dell’Ajax, sa di avere per le mani un diamante grezzo: Hato è un difensore in grado di lasciare il segno negli anni a venire, con alcuni aspetti su cui lavorare (il colpo di testa, per sua stessa ammissione) e in parallelo la fretta che il mercato internazionale inevitabilmente mette addosso a talenti così chiari, in realtà bisognosi più che mai di spiccare il volo solo una volta pronti, al momento giusto e verso la destinazione giusta. Il contratto con l’Ajax appena rinnovato fino al 2028 è una dichiarazione d’intenti, la presenza tra i finalisti del Golden Boy 2024 è insieme un traguardo prestigioso da celebrare e un trampolino verso possibili e ancora più grandi traguardi.