Da giustiziere dell'Inter a obiettivo di mercato: è a zero, lo vuole Inzaghi

Il club nerazzurro ha bisogno di un rinforzo in attacco e il nome, anche se rievoca brutti ricordi Champions, ingolosisce. Manovre anche in difesa

MILANO - L’Inter è sempre più inzaghicentrica. In settimana l’allenatore è atteso nuovamente in sede per fare il consueto punto di mercato prima della partenza per le vacanze e, con lui (magari non insieme), è atteso pure Tullio Tinti che dovrà completare le pratiche per il rinnovo di contratto che dovrebbe essere fino al 2027 (prolungamento biennale dell’accordo in scadenza nel 2025 oppure di un anno con opzione). L’intenzione di proseguire è comune e per questo all’allenatore interessa più l’argomento mercato. Inzaghi ha festeggiato i rinnovi di Lautaro e Barella ma pure il via libera alla decisione di tenere tutti i protagonisti della cavalcata scudetto, compreso Dumfries che, in caso di mancato rinnovo, rimarrà a scadenza ovviamente a meno che non arrivino offerte davvero irrinunciabili.

Per finanziare le operazioni necessarie per rendere ancora più competitiva la rosa verranno sacrificati alcuni tra i tanti giovani mandati in prestito. Tre i macro-obiettivi: il primo è la ricerca di un difensore centrale che possa raccogliere l’eredità di Acerbi, fedelissimo di Inzaghi che ripartirà a metà luglio dopo l’intervento resosi necessario per risolvere chirurgicamente i problemi di pubalgia. Al centro della difesa, con l’azzurro - 37 anni a febbraio - c’è Stefan De Vrij che di anni ne compirà sempre 33 a febbraio: quindi è necessario svecchiare il reparto trovando un elemento di qualità per un ruolo tanto delicato nell’ingranaggio. Le strade portano tutte a Torino: l’uomo dei sogni è Alessandro Buongiorno ma attenzione pure a Perr Schuurs, vecchio pallino di Piero Ausilio che già l’aveva valutato come erede di Skriniar.

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Inter, i piani per l'attacco

Inzaghi chiede anche una quinta punta che abbia caratteristiche diverse dagli attaccanti in rosa e che possa permettere all’allenatore di cambiare sistema di gioco, passando al 3-4-1-2, soluzione vista nella coda di stagione. Identikit che si sposa alla perfezione con quello di Albert Gudmundsson per il cui cartellino però - al netto della concorrenza e dei guai personali del giocatore - il Genoa chiede 40 milioni.

Non essendoci budget per tutto (va trovato pure l’erede di Sommer: Bento e Martinez del Genoa i papabili) l’idea dell’Inter è quella di aspettare un’occasione low cost a fine mercato. In tal senso va monitorata la situazione di Memphis Depay che ha risolto il contratto con l’Atletico Madrid quindi è a tutti gli effetti uno svincolato. L’olandese “giustiziere” dell’Inter in Champions, è sicuramente un profilo di livello internazionale come lo era, un’estate fa, Alexis Sanchez.

Domani intanto andrà in scena l’assemblea dei soci per la costituzione del nuovo Cda che dovrà esprimere il presidente. Massimo riserbo da parte di Oaktree sul candidato che comunque sarà italiano. E, oltre al nome di Carlo Marchetti, già membro del Cda dal 2021 in quota Oaktree, è spuntato quello di Gerardo Braggiotti, banchiere di comprovata fede nerazzurra. Obiettivo primario del fondo è però convincere Beppe Marotta ad accettare l’incarico dopo l’iniziale rifiuto. Nel Cda entreranno (con ampie deleghe) Katherine Ralph e Alejandro Cano, i due che si stanno occupando del dossier Inter.

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MILANO - L’Inter è sempre più inzaghicentrica. In settimana l’allenatore è atteso nuovamente in sede per fare il consueto punto di mercato prima della partenza per le vacanze e, con lui (magari non insieme), è atteso pure Tullio Tinti che dovrà completare le pratiche per il rinnovo di contratto che dovrebbe essere fino al 2027 (prolungamento biennale dell’accordo in scadenza nel 2025 oppure di un anno con opzione). L’intenzione di proseguire è comune e per questo all’allenatore interessa più l’argomento mercato. Inzaghi ha festeggiato i rinnovi di Lautaro e Barella ma pure il via libera alla decisione di tenere tutti i protagonisti della cavalcata scudetto, compreso Dumfries che, in caso di mancato rinnovo, rimarrà a scadenza ovviamente a meno che non arrivino offerte davvero irrinunciabili.

Per finanziare le operazioni necessarie per rendere ancora più competitiva la rosa verranno sacrificati alcuni tra i tanti giovani mandati in prestito. Tre i macro-obiettivi: il primo è la ricerca di un difensore centrale che possa raccogliere l’eredità di Acerbi, fedelissimo di Inzaghi che ripartirà a metà luglio dopo l’intervento resosi necessario per risolvere chirurgicamente i problemi di pubalgia. Al centro della difesa, con l’azzurro - 37 anni a febbraio - c’è Stefan De Vrij che di anni ne compirà sempre 33 a febbraio: quindi è necessario svecchiare il reparto trovando un elemento di qualità per un ruolo tanto delicato nell’ingranaggio. Le strade portano tutte a Torino: l’uomo dei sogni è Alessandro Buongiorno ma attenzione pure a Perr Schuurs, vecchio pallino di Piero Ausilio che già l’aveva valutato come erede di Skriniar.

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