Zaccagni, parla il papà: "Gol magico. Se gliel'ha detto anche Del Piero..."

Mattia e la rete per la qualificazione agli ottavi di Euro 2024: "Ora lo vorrei titolare, ma a lui per incidere bastano pochi minuti"

«Vedere Mattia segnare un gol così importante con la maglia della Nazionale all’ultimo secondo è stato davvero emozionante. Per tutta la nostra famiglia quella contro la Croazia è stata una notte magica». Ha la voce carica di entusiasmo Fabio Zaccagni, papà e primo tifoso dell’esterno offensivo azzurro. Il numero 20 lunedì sera ha trovato la sua prima rete con la maglia dell’Italia nell’occasione più importante, regalandoci il pass per gli ottavi di finale a Euro 2024.

Suo figlio ha scelto il momento giusto per andare a segno… «Ci teneva molto. Era soltanto alla sua settima presenza e in pochi minuti è riuscito a essere decisivo. Sono orgoglioso di lui. So i sacrifici che ha fatto per arrivare a questi livelli…».

Mattia è un figlio della gavetta. La sua carriera è partita da Bellaria… «Con la squadra della sua città ha esordito a 16 anni nella vecchia C2. L’anno dopo l’ha preso il Verona e l’ha girato in prestito qualche anno tra C e B prima di lanciarlo in gialloblù. Adesso sono tre stagioni che è alla Lazio, dove si è imposto come uno degli esterni più forti del campionato».

I biancocelesti l’hanno blindato col rinnovo fino al 2028. Mattia è ormai una bandiera laziale. «Verissimo. Ha creato un feeling fantastico coi tifosi e i dirigenti. Ci teneva molto al rinnovo e nelle scorse settimane il suo agente Mario Giuffredi l’ha accontentato, trovando l’accordo col presidente Lotito. Mattia è felicissimo alla Lazio e vuole continuare a lungo la sua avventura nella Capitale, dove ha messo su famiglia con Chiara. Dopo Thiago mi renderanno presto ancora nonno, aspettano una bambina: si chiamerà Dea».

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"Zaccagni, i Mondiali e Del Piero"

Mattia resta legatissimo pure alla sua Bellaria, dove ha aperto uno stabilimento balneare. «L’abbiamo inaugurato insieme proprio prima che partisse per l’Europeo. Si chiama chiama “Exotica Zac 20” in suo onore. L’unico rammarico è che siamo in piena stagione turistica e quindi sono dovuto restare qui a gestire l’hotel Villa Saba e lo stabilmento, invece di volare in Germania a tifare per Mattia».

Grazie alla tecnologia però siete sempre in contatto. Cosa le ha raccontato dopo il gol alla Croazia? «Abbiamo fatto una videochiamata subito a fine partita: eravamo al settimo cielo e l’abbiamo travolto con la nostra gioia. Ieri l’ho sentito davvero felice. Mi ha raccontato che l’ha cercato il suo idolo Del Piero per fargli i complimenti. Alex gli ha detto che la giocata con la Croazia gli ricordava la sua contro la Germania al Mondiale del 2006. Se lo dice un campione del genere c’è da crederci…».

Quei Mondiali che lei e Mattia guardavate sempre insieme… «Era un rito seguire la Nazionale nel nostro hotel. Lunedì sera è stato fantastico vederlo protagonista nell’Italia. Al suo gol siamo impazziti…».

Che è successo? «Avevo deciso di seguire la gara assieme ad amici e parenti in albergo in mezzo ai clienti. Ci siamo messi a urlare come pazzi: la gioia era irrefrenabile, qualcuno si è lanciato in piscina. Io mi davo dei pizzicotti per essere sicuro che non stessi sognando. Mio cognato nella foga dell’esultanza si è pure fatto male a un braccio…».

Il bello viene adesso… «Speriamo. Sarebbe bello vederlo titolare. Il 3–5-2 di Spalletti penalizza uno con le sue caratteristiche, ma Mattia sa farsi trovare pronto e può essere importante pure a gara in corso. Gli bastano pochi minuti per incidere».

Dicono che Mattia abbia preso dal papà… (Sorride, ndr) «Io ero un’ala destra vecchio stampo. Ho giocato in D con Bellaria e Forlì: ci somigliamo. Sono contento di avergli trasmesso l’amore per il calcio».

Dove può arrivare l’Italia? «Guardando il tabellone anche in finale: io ci credo, anche se nelle prime partite l’Italia non ha fatto una grossa figura. Pure le altre big fanno fatica: è un Europeo molto equilibrato. Contro la Svizzera faremo una grande partita: nelle gare da dentro o fuori ci esaltiamo sempre. Speriamo in un’altra magia di Mattia».

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«Vedere Mattia segnare un gol così importante con la maglia della Nazionale all’ultimo secondo è stato davvero emozionante. Per tutta la nostra famiglia quella contro la Croazia è stata una notte magica». Ha la voce carica di entusiasmo Fabio Zaccagni, papà e primo tifoso dell’esterno offensivo azzurro. Il numero 20 lunedì sera ha trovato la sua prima rete con la maglia dell’Italia nell’occasione più importante, regalandoci il pass per gli ottavi di finale a Euro 2024.

Suo figlio ha scelto il momento giusto per andare a segno… «Ci teneva molto. Era soltanto alla sua settima presenza e in pochi minuti è riuscito a essere decisivo. Sono orgoglioso di lui. So i sacrifici che ha fatto per arrivare a questi livelli…».

Mattia è un figlio della gavetta. La sua carriera è partita da Bellaria… «Con la squadra della sua città ha esordito a 16 anni nella vecchia C2. L’anno dopo l’ha preso il Verona e l’ha girato in prestito qualche anno tra C e B prima di lanciarlo in gialloblù. Adesso sono tre stagioni che è alla Lazio, dove si è imposto come uno degli esterni più forti del campionato».

I biancocelesti l’hanno blindato col rinnovo fino al 2028. Mattia è ormai una bandiera laziale. «Verissimo. Ha creato un feeling fantastico coi tifosi e i dirigenti. Ci teneva molto al rinnovo e nelle scorse settimane il suo agente Mario Giuffredi l’ha accontentato, trovando l’accordo col presidente Lotito. Mattia è felicissimo alla Lazio e vuole continuare a lungo la sua avventura nella Capitale, dove ha messo su famiglia con Chiara. Dopo Thiago mi renderanno presto ancora nonno, aspettano una bambina: si chiamerà Dea».

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