Spalletti, entra in campo la Juve: l’Italia si rivoluziona per la Croazia

Dal ko di Dimarco a chi non ha convinto, il ct azzurro pensa a delle scelte in vista della sfida decisiva del girone. Gravina lo difende

ISERLOHN - Gabriele Gravina sta con Luciano Spalletti “senza se e senza ma”. Attenzione: il presidente federale non ha deciso di intervenire specificatamente e autonomamente sull'argomento perché sollecitato dalle critiche o anche solo dai dubbi emersi dopo la gara (non la sconfitta: la gara) contro la Spagna. Lo ha fatto a margine di un convegno sulla sostenibilità ambientale (in collaborazione con il Ministero dell'Ambiente rappresentato dal sottosegretario Claudio Barbaro): "Voglio ribadire la scelta di un progetto che stiamo portando avanti, un progetto che richiede pazienza e tantissimo lavoro. Il clima è particolarmente sereno. Non dobbiamo mai dimenticare che stiamo parlando di un Europeo di calcio: ci sono le partite e i risultati sono legati anche alla forza degli avversari, a tante variabili".

Gravina: "Sereni anche dopo il ko con la Spagna"

"Non ci siamo esaltati dopo la vittoria contro l'Albania, dopo quella gara ho visto i ragazzi felici e sereni. E dopo la meritata sconfitta con la Spagna, erano delusi ma al contempo ancora sereni. Noi dobbiamo andare avanti in maniera decisa sulla realizzazione del nostro progetto: abbiamo scelto lo scorso agosto il miglior allenatore sul mercato, ha una filosofia che noi condividiamo ed è l'unica strada che possiamo seguire". Gravina, poi, ha elencato una parte dei motivi che costringono la Nazionale azzurra alla rincorsa "Dobbiamo tenere conto, certo, delle distanze da altre realtà, queste non possiamo negarle. Sono distanze legate all'esperienza: il nostro gruppo è composto per la maggior parte di giocatori over 23 e under 30. Non hanno la stessa esperienza, ad esempio, della Croazia".

"Paghiamo in termini di esperienza, di materiale selezionabile, paghiamo il gap sulle strutture e tutte queste cose devono farci capire che non basta la storia di un paese per fondare le aspettative. Queste ultime si creano col lavoro e giocando insieme". Certo, fa un po' specie che a elencare i ritardi del sistema sia chi il sistema lo guida e che, non ci sono dubbi, li conosce perfettamente così come perfettamente sa quali resistenze affronti chi quel sistema lo vuole modernizzare. A cominciare, per esempio, dal ritardo nell'adozione delle seconde squadre che permettono di far crescere i talenti in modo adeguato. Ritardo emerso, ancora una volta, nel confronto tra le rose di Spagna e Italia: 20 a 1, Fagioli. Non si riesce, del resto, a obbligare i club di Serie A ad adottare questa soluzione, come dire, per “decreto federale”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Gravina: "Dobbiamo fare i conti con la realtà"

Gravina, così, prova a sopperire con il “progetto del club Italia” che funziona nelle giovanili a che però poi, inevitabilmente, trova il collo di bottiglia del solito “sistema” che blocca i giovani selezionabili come fanno le dighe con i salmoni che risalgono la corrente. Noi restiamo convinti che la Nazionale maggiore debba rappresentare la conseguenza di un progetto, non il progetto, non il progetto in sé. Al di là dei massimi sistemi, comunque, Gravina guarda a un precedente che gli dà fiducia: "Lo dissi già nel 2021: non gioca l'Europeo solo chi gioca in campo, ma tutti i protagonisti del mondo intero. Noi siamo una squadra normale, per diventare una squadra speciale abbiamo bisogno di tutto ciò che ci circonda. Dobbiamo essere sereni, lavorare e avere la spinta dei tifosi. Capisco le aspettative, le nostre sono superiori a quelle di tantissimi tifosi ma dobbiamo fare i conti con la realtà".

Dimarco ko: idea Cambiaso

“Se una cosa va male, potrebbe andare peggio: potrebbe piovere”. L’assunto vale particolarmente in questo angolo piovoso di Germania e sulla Nazionale azzurra che deve fare i conti con una defezione non da poco: si è infatti bloccato Federico Dimarco e ben difficilmente recupererà per la gara di domani sera contro la Croazia. L’interista ha subito una botta al polpaccio destra che non si è riassorbita e che lo ha costretto a saltare gli allenamenti con il gruppo e a lavorare in palestra. A questo punto il ct, che nell’allenamento a porte chiuse di ieri ha mischiato molto le carte, potrebbe cambiare entrambi gli esterni di difesa con Darmian in preallarme per Di Lorenzo apparso particolarmente in crisi contro la Spagna, e Cambiaso al posto di Dimarco.

Dubbi anche a centrocampo dove Jorginho potrebbe essere sostituito da Fagioli, nel caso in cui il ct cerchi un regista basso, oppure da Cristante per garantire maggiore protezione alla difesa, soprattutto quando Calafiori si sgancia er partecipare alla costruzione della manovra. Anche la linea dei trequartisti potrebbe cambiare con Zaccagni o Raspadori che si candidano al posto di Frattesi. Il dubbio più grande, però, riguarda il centravanti dove persiste il ballottaggio tra Scamacca e Retegui. A Spalletti è piaciuto lo spirito con cui l’italo-argentino è entrato nella ripresa contro la Spagna e potrebbe sceglierlo anche per far rifiatare l’atalantino. Spalletti scioglierà questa mattina nella rifinitura che si svolgerà a Iserlohn. Nel pomeriggio, alle 16,35, la partenza da Dortmund per Lipzia e alle 18,45 la conferenza stampa pre partita di Spalletti.

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ISERLOHN - Gabriele Gravina sta con Luciano Spalletti “senza se e senza ma”. Attenzione: il presidente federale non ha deciso di intervenire specificatamente e autonomamente sull'argomento perché sollecitato dalle critiche o anche solo dai dubbi emersi dopo la gara (non la sconfitta: la gara) contro la Spagna. Lo ha fatto a margine di un convegno sulla sostenibilità ambientale (in collaborazione con il Ministero dell'Ambiente rappresentato dal sottosegretario Claudio Barbaro): "Voglio ribadire la scelta di un progetto che stiamo portando avanti, un progetto che richiede pazienza e tantissimo lavoro. Il clima è particolarmente sereno. Non dobbiamo mai dimenticare che stiamo parlando di un Europeo di calcio: ci sono le partite e i risultati sono legati anche alla forza degli avversari, a tante variabili".

Gravina: "Sereni anche dopo il ko con la Spagna"

"Non ci siamo esaltati dopo la vittoria contro l'Albania, dopo quella gara ho visto i ragazzi felici e sereni. E dopo la meritata sconfitta con la Spagna, erano delusi ma al contempo ancora sereni. Noi dobbiamo andare avanti in maniera decisa sulla realizzazione del nostro progetto: abbiamo scelto lo scorso agosto il miglior allenatore sul mercato, ha una filosofia che noi condividiamo ed è l'unica strada che possiamo seguire". Gravina, poi, ha elencato una parte dei motivi che costringono la Nazionale azzurra alla rincorsa "Dobbiamo tenere conto, certo, delle distanze da altre realtà, queste non possiamo negarle. Sono distanze legate all'esperienza: il nostro gruppo è composto per la maggior parte di giocatori over 23 e under 30. Non hanno la stessa esperienza, ad esempio, della Croazia".

"Paghiamo in termini di esperienza, di materiale selezionabile, paghiamo il gap sulle strutture e tutte queste cose devono farci capire che non basta la storia di un paese per fondare le aspettative. Queste ultime si creano col lavoro e giocando insieme". Certo, fa un po' specie che a elencare i ritardi del sistema sia chi il sistema lo guida e che, non ci sono dubbi, li conosce perfettamente così come perfettamente sa quali resistenze affronti chi quel sistema lo vuole modernizzare. A cominciare, per esempio, dal ritardo nell'adozione delle seconde squadre che permettono di far crescere i talenti in modo adeguato. Ritardo emerso, ancora una volta, nel confronto tra le rose di Spagna e Italia: 20 a 1, Fagioli. Non si riesce, del resto, a obbligare i club di Serie A ad adottare questa soluzione, come dire, per “decreto federale”.

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