Difficile stabilire se è più sorprendente la facilità con la quale l’Italia costruisce o la leggerezza con quale, poi, spreca. Non eravamo abituati a una Nazionale fluida come quella del primo tempo, ma le imprecazioni per i gol sbagliati, alcuni in modo anche clamoroso, rimettono in equilibrio la bilancia che misura la soddisfazione. Per carità, per come siamo fatti noi, l’Albania era l’avversario più facile contro il quale incasinarsi la vita e portare a casa una vittoria. soprattutto se solida come quella di ieri sera, è un passo importante, ma delle tre grandi scese in campo finora, siamo quella che ha impressionato di meno. La Germania che ha bitumato la Scozia con classe, determinazione e cattiveria ha fatto paura a tutti. La Spagna che ha incantato contro la Croazia (finalista nel penultimo Mondiale e semifinalista nell’ultimo, meno di due anni fa) ha ricordato ai distratti di inserirla fra le favorite. La affronteremo giovedì e misureremo in modo più preciso le nostre ambizioni, in una partita completamente diversa da quella di ieri: certamente più difficile sotto il profilo tecnico, tuttavia senza il rischio di trovarsi gli avversari arroccati dietro la linea della palla.