Spalletti, il lavoro e il DNA Italia
Il lavoro di Spalletti, soprattutto quello degli ultimi mesi, ha mostrato i suoi frutti e l’Italia ha dato l’impressione di avere la compattezza di una squadra di club, cioè di una squadra che sta insieme mesi, a volte stagioni, per trovarla. Ci avevamo anche provato a complicarci la vita con la follia più veloce della storia (23 secondi per prendere un gol da polli, omaggiando a Bajrami l’assist più preciso che le punte albanese hanno ricevuto in tutta la partita), ma i fantasmi di un fallimento epocale hanno risvegliato l’Italia come una secchiata d’acqua gelida e la reazione è stata travolgente. Ecco, nel primo tempo sembravano un pochino la Germania di venerdì sera, con la differenza che loro segnavano, noi sbagliavamo. Non un dettaglio, insomma. Ma non è nel nostro DNA calcistico fare più gol di quelli che servono e quindi bene i tre punti, avanti con il prossimo, per superare lo scoglio del girone che può trasformarsi in un pantano se non si vince con la più debole delle tre.