L'ottimismo di Spalletti
«Nelle prossime ore Nicolò potrebbe fare degli esami decisivi per capire l’entità precisa del problema», aggiunge Buffon mentre dal clan interista avrebbero escluso lesioni. Il centrocampista, reduce dall’ennesima stagione tirata al massimo e coronata con lo Scudetto, si è allenato nei primi giorni a Coverciano prima di fermarsi. Subito Spalletti, che ha già dovuto rinunciare ad Acerbi e Scalvini e tiene in preallarme il granata Ricci, ha cercato di lanciare messaggi rassicuranti: «Mi fido molto dei miei medici e mi hanno detto che Nicolò per la gara del 15 giugno con l’Albania ci sarà». Mica facile rinunciare a chi è da tempo un punto fermo della Nazionale, tanto che dopo Donnarumma (61) è il giocatore che vanta più presenze (53, una in più di Jorginho). Non solo: Barella è pure colui che ha fatto più reti, dell’attuale gruppo assemblato per difendere in Germania il titolo. Non a caso il ct giorni fa parlando di lui ha detto: «Pellegrini può essere un 10 ma può esserlo anche Barella, perché ha le giocate che ti colgono di sorpresa, fa passare le cose dove molti vedono muri». Dichiarazioni al miele, ammesso che il buon Nicolò, appena diventato padre per la quarta volta (dopo tre femmine è arrivato un maschietto, Romeo,) ne abbia ancora bisogno visto che le sue grandi qualità tecniche e di trascinatore sono conclamate da tempo. «Senza Nicolò l’Italia perderebbe tanto - rimarca Beppe Bergomi a Sky - Nel gruppo servono personalità e chi sa come si vince, esattamente come lui. Sarebbe dura sostituirlo anche se a centrocampo non mancano risorse. Se lo porterei all’Europeo comunque? Se ci fosse la possibilità di saltare solo una partita non avrei dubbi, rischierei di portare uno come Barella anche se non al 100%».