L'Italia è in ansia per Barella: Euro 2024, cosa succede

Anche ieri terapie e lavoro differenziato per il centrocampista dell'Inter. Spalletti si dice moderatamente tranquillo, Gravina "Preoccupato un po’, ma non troppo" e Buffon evoca il recupero di Gattuso 2006

FIRENZE - Luciano Spalletti rinuncerebbe a lui solo se lo vedesse con le stampelle e alzare bandiera bianca. Sta di fatto che a tre giorni dalla partenza per la Germania Nicolò Barella, leader assoluto di questa Italia, continua a non allenarsi con i compagni: anche ieri, alla ripresa a Coverciano dopo un giorno e mezzo di riposo, il centrocampista punto fermo dell’Inter e della Nazionale ha svolto cure, terapie, lavoro differenziato per l’affaticamento al retto femorale destro che lo ha fermato alla vigilia dell'amichevole martedì a Bologna con la Turchia.

Le preoccupazioni di Gravina e Buffon

Il ct appare moderatamente tranquillo (si definisce così a chi gli chiede di Barella) ma per l'importanza del giocatore e con l'Europeo ormai alle porte la situazione va monitorata con attenzione. Lo ammette Gabriele Gravina, pur evitando ad ora ogni allarmismo. «Barella ci preoccupa un po' ma non eccessivamente. Diciamo che lo aspettiamo con grande ansia» le parole del presidente federale ieri a Parma al Festival della Serie A. A dispensare pillole di ottimismo, sullo stesso palco, il capodelegazione azzurro Gigi Buffon: «Parlando con Spalletti e con i ragazzi ho fatto l'esempio di Gattuso al Mondiale del 2006: lo volevano spedire a casa a tutti i costi, lui rispose “Non mi cacciate”. Saltò la prima partita ma dalla seconda, dopo l'espulsione di De Rossi, Rino entrò e fu protagonista assoluto». Pure Marco Verratti, nell'ultimo Europeo vinto dall'Italia nel 2021, rimase fuori nelle prime gare per poi fornire un apporto determinante per la conquista del titolo continentale: per la cronaca in quella squadra azzurra c’era anche Barella, uno dei 9 campioni d'Europa confermati nell'attuale gruppo assemblato per la competizione che scatterà il 14 giugno in Germania.

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L'ottimismo di Spalletti

«Nelle prossime ore Nicolò potrebbe fare degli esami decisivi per capire l’entità precisa del problema», aggiunge Buffon mentre dal clan interista avrebbero escluso lesioni. Il centrocampista, reduce dall’ennesima stagione tirata al massimo e coronata con lo Scudetto, si è allenato nei primi giorni a Coverciano prima di fermarsi. Subito Spalletti, che ha già dovuto rinunciare ad Acerbi e Scalvini e tiene in preallarme il granata Ricci, ha cercato di lanciare messaggi rassicuranti: «Mi fido molto dei miei medici e mi hanno detto che Nicolò per la gara del 15 giugno con l’Albania ci sarà». Mica facile rinunciare a chi è da tempo un punto fermo della Nazionale, tanto che dopo Donnarumma (61) è il giocatore che vanta più presenze (53, una in più di Jorginho). Non solo: Barella è pure colui che ha fatto più reti, dell’attuale gruppo assemblato per difendere in Germania il titolo. Non a caso il ct giorni fa parlando di lui ha detto: «Pellegrini può essere un 10 ma può esserlo anche Barella, perché ha le giocate che ti colgono di sorpresa, fa passare le cose dove molti vedono muri». Dichiarazioni al miele, ammesso che il buon Nicolò, appena diventato padre per la quarta volta (dopo tre femmine è arrivato un maschietto, Romeo,) ne abbia ancora bisogno visto che le sue grandi qualità tecniche e di trascinatore sono conclamate da tempo. «Senza Nicolò l’Italia perderebbe tanto - rimarca Beppe Bergomi a Sky - Nel gruppo servono personalità e chi sa come si vince, esattamente come lui. Sarebbe dura sostituirlo anche se a centrocampo non mancano risorse. Se lo porterei all’Europeo comunque? Se ci fosse la possibilità di saltare solo una partita non avrei dubbi, rischierei di portare uno come Barella anche se non al 100%».

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FIRENZE - Luciano Spalletti rinuncerebbe a lui solo se lo vedesse con le stampelle e alzare bandiera bianca. Sta di fatto che a tre giorni dalla partenza per la Germania Nicolò Barella, leader assoluto di questa Italia, continua a non allenarsi con i compagni: anche ieri, alla ripresa a Coverciano dopo un giorno e mezzo di riposo, il centrocampista punto fermo dell’Inter e della Nazionale ha svolto cure, terapie, lavoro differenziato per l’affaticamento al retto femorale destro che lo ha fermato alla vigilia dell'amichevole martedì a Bologna con la Turchia.

Le preoccupazioni di Gravina e Buffon

Il ct appare moderatamente tranquillo (si definisce così a chi gli chiede di Barella) ma per l'importanza del giocatore e con l'Europeo ormai alle porte la situazione va monitorata con attenzione. Lo ammette Gabriele Gravina, pur evitando ad ora ogni allarmismo. «Barella ci preoccupa un po' ma non eccessivamente. Diciamo che lo aspettiamo con grande ansia» le parole del presidente federale ieri a Parma al Festival della Serie A. A dispensare pillole di ottimismo, sullo stesso palco, il capodelegazione azzurro Gigi Buffon: «Parlando con Spalletti e con i ragazzi ho fatto l'esempio di Gattuso al Mondiale del 2006: lo volevano spedire a casa a tutti i costi, lui rispose “Non mi cacciate”. Saltò la prima partita ma dalla seconda, dopo l'espulsione di De Rossi, Rino entrò e fu protagonista assoluto». Pure Marco Verratti, nell'ultimo Europeo vinto dall'Italia nel 2021, rimase fuori nelle prime gare per poi fornire un apporto determinante per la conquista del titolo continentale: per la cronaca in quella squadra azzurra c’era anche Barella, uno dei 9 campioni d'Europa confermati nell'attuale gruppo assemblato per la competizione che scatterà il 14 giugno in Germania.

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