Juve, la difesa e Di Lorenzo
Ogni tre giorni però dovrà giocare anche il Bologna, e intende fare bene. Così, perso Thiago Motta - sostituito con tempismo e fiducia con Vincenzo Italiano -, perso per infortunio Ferguson (rientro previsto a ottobre-novembre), e consapevole di perdere quasi certamente Zirkzee vista l’allettante clausola da 40 milioni, Sartori non vorrebbe privarsi di un altro pilastro. Il ricavato della cui cessione, peraltro, dovrebbe dividere con il Basilea, da cui lo ha acquistato per 4 milioni più bonus, e che ha mantenuto il diritto a una percentuale tra il 40 e il 50 per cento della cessione. Anche così il Bologna realizzerebbe comunque una bella plusvalenza ed è su questo, sul fatto che trattenere un giocatore che si vede altrove rischia di incidere inconsciamente sul suo rendimento e sul fatto che questo potrebbe risentire del cambio di tecnico, che la Juventus fonda la speranza di riuscire a convincere il Bologna.
Senza fretta, per rispetto del club rossoblù. Sempre nell’ottica di allargare un reparto che ha già elementi importanti come Cambiaso, Bremer, Gatti e Danilo (tranquillo e convinto riguardo al presente e al futuro seppur in scadenza tra 12 mesi: ci sarà tempo per parlarne), la Juve ha messo gli occhi su Di Lorenzo, deciso a lasciare il Napoli. Antonio Conte, ufficializzato giusto ieri come nuovo tecnico azzurro, cercherà di convincerlo a cambiare idea: se non ci riuscirà, Giuntoli si muoverà con il suo ex partner bianconero Giovanni Manna per provare a trovare un’intesa, indispensabile visto che il terzino è comunque sotto contratto col Napoli fino al 2028.