Georgia, ce la puoi fare: le parole di Sagnol
Il tecnico francese, avversario sul campo al Mondiale del 2006 proprio di Cristiano Ronaldo e del Portogallo, si ritrova adesso ad affrontralo da allenatore in una partita egualmente decisiva per le sorti della sua Georgia. Con una vittoria ci sarebbe la qualificazione matematica agli ottavi di finale, mentre in caso di pareggio molto dipenderà dalla sfida tra la Turchia di Vincenzo Montella e la Slovenia. In conferenza stampa il tecnico ha fatto il punto della situazione: "Sarà una partita difficile, ma non è una missione del tutto impossibile. Loro sono una squadra fantastica con molti giocatori di alto livello, anche se abbiamo solo una piccola possibilità di qualificarci, io e tutti i miei giocatori ci crederemo fino alla fine. Già essere qui per noi è una cosa importante: significa tanto - ha aggiunto Sagnol -. Se prima della competizione qualcuno mi avesse detto che potevamo ancora avere una possibilità di qualificarci all'ultima partita quasi non c'avrei creduto. Adesso è naturale volere di più".
La formazione e le critiche ricevute
Sagnol è rimasto molto infastidito dalle critiche rivoltegli dai media georgiani e sui social, prima e durante il torneo, in particolare sulle scelte riguardanti Georges Mikautadze e Budu Zivzivadze in attacco. "Vengo insultato ogni giorno da alcuni idioti per motivi che non c'entrano niente con il calcio. Non posso più accettarlo. Faccio l'allenatore, nient'altro e chi gioca o chi non gioca, è una mia decisione". Ha proseguito poi sulla formazione: "Schiererò quella che mi garantirà più forza e freschezza, ma non cambierò tutta la squadra", ha ammesso il ct dei georgiani.