Rabiot, i silenzi e la Juve che non aspetta più: tra mercato e alternative

Il francese è senza contratto dal 30 giugno: Giuntoli infoltisce il centrocampo bianconero e le pretendenti di Adrien sono alla finestra

TORINO - È più di una sensazione, quella secondo cui la Juventus avrebbe “mollato” la pista del rinnovo di contratto ad Adrien Rabiot. Il francese, infatti, è svincolato dal 30 giugno e ha continuamente rimandato ogni discorso con i dirigenti bianconeri al post Europeo che, per lui e la Francia, è finito martedì sera a Monaco di Baviera per mano della Spagna.

I silenzi di Rabiot

Ora, va bene che c’è da metabolizzare la delusione dell’eliminazione, ma i perduranti silenzi di Adrien e, soprattutto, della mamma-agente Veronique hanno innescato negli uffici della Continassa un fastidio talmente moderato che sconfina quasi nel disinteresse, perché è evidente come il rinnovo del suo contratto ormai non sia più una priorità, anzi, neppure una necessità. Perché i tempi delle sue indecisioni sono stati riempiti da molte cose poiché la Juve non è rimasta ferma in attesa delle decisioni del francese, ma ha invece ricostruito quasi per intero il centrocampo. Chiariamo: con mamma Veronique non c’erano date ultimative ma neppure si pensava di dilazionare troppo la questione anche perché, tenendo conto della validità del Decreto Crescita, l’offerta del club era di assoluto livello e portava a 7.5 milioni a stagione per due anni di contratto con opzione per il terzo. Il top sia in tema di rinnovi sia di sostenibilità nella rosa bianconera.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Rabiot, sondaggi da Madrid

Ecco: a questo punto del mercato, considerati i nuovi arrivi e soprattutto le lungaggini del centrocampista francese, non è da escludere che quelle cifre siano ormai un ricordo e che non ci si strappi le vesti a fronte di un suo addio definitivo alla Juventus. Del resto, libero com’è da vincoli contrattuali, per Rabiot è legittimo guardarsi attorno per cercare la soluzione migliore a livello economico sebbene è difficile che vi siano offerte più alte rispetto a quella proposta dal club bianconero a metà giugno. Sondaggi sono stati effettuati da Madrid dove il Real deve fare i conti con l’addio di Toni Kroos e con l’età avanzata di Luka Modric. Certo: Rabiot fa un altro lavoro rispetto al gioco del tedesco e del croato, ma è altrettanto vero che il prossimo Real avrà bisogno di molta diga a centrocampo.

La pista italiana che porta al Milan

Altri spifferi esteri arrivano da Monaco di Baviera e dal Liverpool, ma anche in questo caso si tratta di incastri non semplici. A questo punto, quindi, la soluzione più concreta potrebbe essere rappresentata ancora dall’Italia e in particolare dal Milan che ha già intrattenuto numerosi contratti con la signora Veronique e che nelle ultime ore avrebbe presentato un’offerta contrattuale tutt’altro che banale. Insomma, ormai l’Europeo non può più rappresentare una scusa ed è dunque arrivato il tempo delle scelte. La Juve non ha buttato a mare Rabiot, ma ormai ha i piedi all’asciutto e non ha nessuna fretta di mettersi a nuotare per raggiungerlo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

TORINO - È più di una sensazione, quella secondo cui la Juventus avrebbe “mollato” la pista del rinnovo di contratto ad Adrien Rabiot. Il francese, infatti, è svincolato dal 30 giugno e ha continuamente rimandato ogni discorso con i dirigenti bianconeri al post Europeo che, per lui e la Francia, è finito martedì sera a Monaco di Baviera per mano della Spagna.

I silenzi di Rabiot

Ora, va bene che c’è da metabolizzare la delusione dell’eliminazione, ma i perduranti silenzi di Adrien e, soprattutto, della mamma-agente Veronique hanno innescato negli uffici della Continassa un fastidio talmente moderato che sconfina quasi nel disinteresse, perché è evidente come il rinnovo del suo contratto ormai non sia più una priorità, anzi, neppure una necessità. Perché i tempi delle sue indecisioni sono stati riempiti da molte cose poiché la Juve non è rimasta ferma in attesa delle decisioni del francese, ma ha invece ricostruito quasi per intero il centrocampo. Chiariamo: con mamma Veronique non c’erano date ultimative ma neppure si pensava di dilazionare troppo la questione anche perché, tenendo conto della validità del Decreto Crescita, l’offerta del club era di assoluto livello e portava a 7.5 milioni a stagione per due anni di contratto con opzione per il terzo. Il top sia in tema di rinnovi sia di sostenibilità nella rosa bianconera.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...
1
Rabiot, i silenzi e la Juve che non aspetta più: tra mercato e alternative
2
Rabiot, sondaggi da Madrid