Colpani esempio per i giovani
Nel settore giovanile della Feralpisalò, lei allenò per un anno Andrea Colpani. Sorpreso che Spalletti non l’abbia portato in Germania dopo il campionato fatto con il Monza (8 gol e 4 assist)?
“Mi ricordo da ragazzino l’amore e già la professionalità che ci metteva nel giocare a calcio. Fisicamente era ancora un po’ piccolino, magrino, ma ha sempre lavorato duramente per arrivare dove è adesso. Un grande lavoro l’ha fatto anche la famiglia che aveva e continua ad avere nel supporto di tutti i giorni. Ho visto i sacrifici che ha fatto, sono questi che servono per arrivare ad un certo posto nel mondo del calcio ed è appunto il discorso che facevo in apertura di intervista. Certi nostri talenti devono decidere se vogliono fare davvero i calciatori nella vita oppure no”.
In quale posizione del campo vede Andrea Colpani?
“In quella che gli ha trovato Palladino: trequartista o comunque interno di centrocampo per sfruttare le sue capacità che ha di andare ad offendere verso la porta avversaria. E’ estroso, mancino, bisogna ripartire da questi giocatori, che magari non hanno fatto subito esperienza in un Inter, Milan, Juventus, ma in squadre tipo il Monza sono risusciti a far vedere le loro qualità. E ora possono aiutare a far rinascere la nostra Nazionale, il nostro calcio”.