Juve, pericolo Openda: chi è il vero uomo in più del Lipsia

Nelle ultime tre stagioni l’attaccante belga ha sempre scollinato oltre quota 20 gol, con 3 squadre diverse
Juve, pericolo Openda: chi è il vero uomo in più del Lipsia© Getty Images

Quando una squadra come il RB Lipsia può contare su talenti seguiti dai più grandi club europei come Xavi Simons e Benjamin Sesko, va da sé che le attenzioni siano inevitabilmente tutte su di loro. Eppure, numeri alla mano, l’uomo in più che fa la differenza nella squadra di Marco Rose non è né la punta classe 2003 cresciuta nel Salisburgo e nemmeno l’olandese in prestito dal PSG, perché la scorsa stagione con 29 gol e 7 assist è stato Loïs Openda a guidare la classifica dei giocatori più determinanti nel club targato Red Bull.

Openda, l’uomo in più del Lipsia 

Una sorpresa solo relativa, specialmente se si considera che per assicurarsi il classe 2000 come erede di Christopher Nkunku (ceduto al Chelsea per oltre 60 milioni di euro) in Sassonia nell’estate 2023 hanno superato ogni record di spesa del club, sfondando il muro dei 40 milioni. Più di Gvardiol, Olmo, Szoboszlai o dello stesso Sesko. 

D’altronde l’attaccante belga di origini marocchine (da parte di mamma) e congolesi (da parte di papà) veniva dalla sua miglior stagione in carriera e aveva trascinato il Lens con 21 gol fino alla qualificazione in Champions League e al secondo posto in Ligue 1, dietro soltanto di un punto al PSG. Un risultato che ai giallorossi mancava da 22 anni.

Nato a Liegi e cresciuto tra Standard e Club Brugge, per trovare la sua dimensione nel 2020 è andato in prestito al Vitesse per un biennio, trovando quel feeling col gol che non ha mai perso. E lo dicono i numeri: nelle ultime tre stagioni ha sempre superato la doppia decina di centri, giocando con tre squadre diverse.

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Le caratteristiche di Openda

Openda è urima punta per certi versi atipica, che non arriva nemmeno al metro e 80 di altezza, ma con una velocità di base (ha toccato punte superiori ai 36 km/h) e una capacità tecnica che lo rendono in grado di fare tutto ciò che vuole con il pallone, soprattutto quando si crea lo spazio per pressare i difensori e attaccare la profondità, aspetti su cui tradizionalmente il Lipsia ha costruito il suo sistema nel corso dell’ultimo decennio.

Un pericolo costante, spostato proprio al Vitesse dalla fascia al centro dell’attacco. La svolta. Chiedere al Leverkusen, a cui ha segnato una doppietta a fine agosto per rompere l’imbattibilità che perdurava dall’inizio della scorsa stagione. Destro, sinistro, se serve anche di testa, anche se non è proprio il pezzo forte. In ogni caso, la sua tendenza a cercare la porta è spaventosa: lo scorso anno in Bundesliga solo Kane ha tirato più di lui (145 a 118, terzo Undav a 103). 

Insomma, la Juve è più che avvisata: all’Europeo non è riuscito a mettersi in luce con il Belgio, anche per questioni di modulo (nel 4-2-3-1 Tedesco gli ha sempre preferito Lukaku), ma in Champions ha già segnato 4 gol l’anno scorso. E quest’anno vuole aumentare il bottino.

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Quando una squadra come il RB Lipsia può contare su talenti seguiti dai più grandi club europei come Xavi Simons e Benjamin Sesko, va da sé che le attenzioni siano inevitabilmente tutte su di loro. Eppure, numeri alla mano, l’uomo in più che fa la differenza nella squadra di Marco Rose non è né la punta classe 2003 cresciuta nel Salisburgo e nemmeno l’olandese in prestito dal PSG, perché la scorsa stagione con 29 gol e 7 assist è stato Loïs Openda a guidare la classifica dei giocatori più determinanti nel club targato Red Bull.

Openda, l’uomo in più del Lipsia 

Una sorpresa solo relativa, specialmente se si considera che per assicurarsi il classe 2000 come erede di Christopher Nkunku (ceduto al Chelsea per oltre 60 milioni di euro) in Sassonia nell’estate 2023 hanno superato ogni record di spesa del club, sfondando il muro dei 40 milioni. Più di Gvardiol, Olmo, Szoboszlai o dello stesso Sesko. 

D’altronde l’attaccante belga di origini marocchine (da parte di mamma) e congolesi (da parte di papà) veniva dalla sua miglior stagione in carriera e aveva trascinato il Lens con 21 gol fino alla qualificazione in Champions League e al secondo posto in Ligue 1, dietro soltanto di un punto al PSG. Un risultato che ai giallorossi mancava da 22 anni.

Nato a Liegi e cresciuto tra Standard e Club Brugge, per trovare la sua dimensione nel 2020 è andato in prestito al Vitesse per un biennio, trovando quel feeling col gol che non ha mai perso. E lo dicono i numeri: nelle ultime tre stagioni ha sempre superato la doppia decina di centri, giocando con tre squadre diverse.

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