Le simulazioni
A rispondere ci hanno pensato i computer utilizzati per le varie simulazioni. In quelle ufficiali della Uefa, ha spiegato il responsabile dello sviluppo strategico delle competizioni Stephane Anselmo, è stato possibile qualificarsi (al 24° posto) « con una media di 7,6 punti, che significa due vittorie e due pareggi ». Il sito “Football meets data” ha effettuato addirittura 10 mila simulazioni, dalle quali emerge la necessità di qualche punto in più: nel 21% dei casi la 24ª classificata aveva fatto 8 punti, nel 55% ne aveva fatti 9 e nel 22% 10: insomma, con tre vittorie e un pareggio o due vittorie e quattro pareggi, i playoff dovrebbero essere quasi sicuri. Più complicato, ovvio, passare direttamente agli ottavi: sempre nelle simulazioni di FMD, per l’ottavo posto in poco meno del 3% dei casi sono bastati 13 punti, nel 28% ne sono bastati 14, nel 42% dei casi ne sono serviti 15, nel 22% ne sono occorsi 16 e nel 3% 17. In pratica con cinque vittorie, due pareggi e una sconfitta la qualificazione diretta agli ottavi pare garantita, con cinque vittorie e un pareggio quasi certa, con quattro vittorie e tre pareggi probabile.
E in caso di arrivo a pari punti? La differenza reti sarà il primo criterio. Poi a seguire: numero di gol segnati; numero di gol segnati in trasferta; numero di vittorie; numero di vittorie in trasferta; maggior numero di punti ottenuti dalle avversarie incontrate (per premiare chi ha avuto i rivali più difficili); miglior differenza reti complessiva delle avversarie; maggior numero di gol segnati in tutto dalle avversarie; classifica disciplinare; ranking Uefa. Ma è presto per i conti: ora conta vincere.