Trapattoni, Lippi, l'Italia oggi: "Si vede la luce"
Ai Mondiali 2002 in Corea del Sud e a quelli 2006 in Germania lei è stato l’incubo degli italiani: a Seul ha eliminato gli azzurri negli ottavi mentre a Kaiserslautern, alla guida dell’Australia, ha fatto soffrire l’Italia futura campione, salvata solo da un rigore di Totti per fallo su Grosso al 95’. Ha ricordi speciali di quelle sfide? «A Seoul, l’immagine dello spogliatoio che gli azzurri, incluso Trapattoni, stavano distruggendo per la rabbia... A Kaiserslautern non dimentico la simpatica chiacchierata con Buffon e Gattuso un paio d’ore dopo la partita al Fritz-Walter-Stadion. Nello sport si vince e si perde. È la legge. Ma quando si perde, non si deve perdere anche la testa...».
L’Italia ha fallito la qualificazione agli ultimi due Mondiali, è stata brutalmente eliminata dalla Svizzera agli ultimi Europei ma ora ha sorpreso tutti battendo 3-1 la Francia vicecampione del mondo a Parigi? Lei che ne pensa? «Chi avrebbe scommesso che gli azzurri non si qualificassero per due Mondiali di seguito? Diciamolo pure: nessuno. E chi avrebbe puntato dei soldi sull’Italia vincente 3-1 a Parigi? Siamo sinceri: nessuno. Ma l’Italia è sempre l’Italia. Sa reagire. E alla fine del tunnel, in questo caso molto lungo, credo il periodo più nero nella storia della vostra Federcalcio, c’è sempre la luce... ».