Koopmeiners come Redondo. Pepi non gioca titolare
Ci parli di Koopmeiners... «Sono convinto che il trasferimento in un club di grande spessore come la Juventus gli permetterà di compiere il definitivo salto di qualità e diventare un elemento cardine della Nazionale “Oranje”. È molto forte fisicamente, ha tecnica e personalità, vede il gioco. Può toccare un livello altissimo. Tra l’altro è un ragazzo serio, cordiale, uno con la testa a posto, la testa giusta per diventare un leader a tutti gli effetti. Chi mi ricorda? Il “Príncipe” Fernando Redondo, gran centrocampista argentino con cui conquistai a Tokyo la Coppa Intercontinentale 1998 alla guida del Real Madrid. Il fulcro del nostro gioco».
Come giudica il talento Pepi? Il dt juventino Giuntoli lo segue sin da quand’era al Napoli e lo statunitense giocava nel Groningen... «Una promessa, ma ha 21 anni. Sabato contro il NEC ha giocato solo una ventina di minuti sostituendo nel finale il potente ed esperto capitano Luuk De Jong, ex Barça. Credo che Bosz non schiererà Pepi titolare all’Allianz Stadium anche in assenza di Lozano. De Jong è stato il capocannoniere dello scorso campionato con 29 gol, saliti a 38 considerate tutte le altre competizioni stagionali. Ha compiuto da pochi giorni 34 anni, però è ancora integro e in forma. Non è troppo tecnico, ma di sicuro molto pericoloso».