1. Come funziona la nuova Champions?
La nuova formula è particolare: tutte le squadre sono in un’unica classifica, ma non si affronteranno tutte. Ognuna delle 36 partecipanti giocherà 8 partite, 4 in casa e 4 in trasferta con 8 avversari diversi. I punti conquistati serviranno a piazzarsi nella classifica generale. Le prime otto accederanno direttamente agli ottavi di finali. Dalla nona alla ventiquattresima disputeranno un play-off con partite di andata e ritorno per andare agli ottavi. Da lì in poi si procede nel modo classico con eliminazione e partite di andata e ritorno. Il tabellone non sarà sorteggiato, ma verrà compilato secondo il piazzamento nella classifica, per cui chi sta più in alto, in teoria, dovrebbe avere avversari più morbidi almeno agli ottavi.
2. Con che criterio sono state scelte le partite da giocare in trasferta e quelle in casa?
Ogni squadra ha pescato due avversarie da ognuna delle quattro fasce (composte con il ranking Uefa dei club), quindi in teoria dovrebbe esserci la stessa difficoltà per ogni club (ma le fasce sono piuttosto eterogenee) e quali giocare in casa e quali in trasferta viene stabilito al momento del sorteggio, ma sempre con il criterio delle fasce. Le due squadre pescate dalla prima urna verranno affrontate una in casa e un’altra in trasferta.
3. Con 8 partite e 36 squadre in classifica non c’è il rischio di avere molte squadre a pari punti alla fine della prima fase? Come si risolve la questione?
Dal punto di vista strettamente aritmetico saranno come minimo 11 gli ex aequo, ma è logico attendersene di più, anche nelle posizioni nevralgiche come l’ottava e la ventiquattresima, che decie lil passaggio o meno nella fase a elim. In quel caso si conteranno i gol.
4. Con quali criteri si conteranno i gol?
Differenza reti, in caso di partite anche della differenza reti: maggior numero di gol segnati; poi maggior numero di gol segnati in trasferta; poi maggior numero di vittorie e, a scalare; maggior numero di vittorie esterne; maggior numero di punti ottenuti collettivamente dagli avversari affrontati nella prima fase; differenza reti collettiva superiore degli avversari; numero maggiore di gol segnati collettivamente dagli avversari; totale punti disciplinari inferiore basato solo sui cartellini gialli e rossi ricevuti da giocatori e dirigenti in tutte le partite (cartellino rosso = 3 punti, cartellino giallo = 1 punto, espulsione per due cartellini gialli in una partita = 3 punti); coefficiente club nel ranking più alto.