Rivoluzione Champions: dal regolamento alla diretta tv, la guida completa

Cinque mesi, 144 partite, una classifica unica: il nuovo format stravolge il concetto di “coppa” e lo rende ancora più globale

1. Come funziona la nuova Champions?

La nuova formula è particolare: tutte le squadre sono in un’unica classifica, ma non si affronteranno tutte. Ognuna delle 36 partecipanti giocherà 8 partite, 4 in casa e 4 in trasferta con 8 avversari diversi. I punti conquistati serviranno a piazzarsi nella classifica generale. Le prime otto accederanno direttamente agli ottavi di finali. Dalla nona alla ventiquattresima disputeranno un play-off con partite di andata e ritorno per andare agli ottavi. Da lì in poi si procede nel modo classico con eliminazione e partite di andata e ritorno. Il tabellone non sarà sorteggiato, ma verrà compilato secondo il piazzamento nella classifica, per cui chi sta più in alto, in teoria, dovrebbe avere avversari più morbidi almeno agli ottavi.

2. Con che criterio sono state scelte le partite da giocare in trasferta e quelle in casa?

Ogni squadra ha pescato due avversarie da ognuna delle quattro fasce (composte con il ranking Uefa dei club), quindi in teoria dovrebbe esserci la stessa difficoltà per ogni club (ma le fasce sono piuttosto eterogenee) e quali giocare in casa e quali in trasferta viene stabilito al momento del sorteggio, ma sempre con il criterio delle fasce. Le due squadre pescate dalla prima urna verranno affrontate una in casa e un’altra in trasferta.

3. Con 8 partite e 36 squadre in classifica non c’è il rischio di avere molte squadre a pari punti alla fine della prima fase? Come si risolve la questione?

Dal punto di vista strettamente aritmetico saranno come minimo 11 gli ex aequo, ma è logico attendersene di più, anche nelle posizioni nevralgiche come l’ottava e la ventiquattresima, che decie lil passaggio o meno nella fase a elim. In quel caso si conteranno i gol.

4. Con quali criteri si conteranno i gol?

Differenza reti, in caso di partite anche della differenza reti: maggior numero di gol segnati; poi maggior numero di gol segnati in trasferta; poi maggior numero di vittorie e, a scalare; maggior numero di vittorie esterne; maggior numero di punti ottenuti collettivamente dagli avversari affrontati nella prima fase; differenza reti collettiva superiore degli avversari; numero maggiore di gol segnati collettivamente dagli avversari; totale punti disciplinari inferiore basato solo sui cartellini gialli e rossi ricevuti da giocatori e dirigenti in tutte le partite (cartellino rosso = 3 punti, cartellino giallo = 1 punto, espulsione per due cartellini gialli in una partita = 3 punti); coefficiente club nel ranking più alto.

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Quanto si guadagna e dove vedere la Champions in tv

5. Quindi bisogna fare più gol possibili e stare attenti ai cartellini?

Esatto. Vincere può non bastare, piazzare qualche goleada può essere determinante per una posizione migliore in classifica.

6. Quanto si guadagna da ogni vittoria?

Ognuna delle 8 partite della fase iniziale vale 2,1 milioni in caso di vittoria e 700.000 in caso di pareggio. Con otto vittorie il jackpot è di 16,8 milioni.

7. Quanto hanno già incassato le italiane?

L’Inter circa 54 milioni, la Juventus 53, l’Atalanta 50, il Milan 44, il Bologna 28. Tra premi partita e premi per il passaggio del turno, è ipotizzabile che Inter e Juventus, arrivando agli ottavi con un buon numero di vittorie possano incassare fra gli 80 e i 95 milioni. E chi vincerà la competizione potrebbe incassare una cifra intorno ai 150 milioni.

8. Dove si potranno vedere le partite di Champions?

Tutte su Sky, che le trasmetterà in diretta. Una alla settimana (la migliore del mercoledì) su Prime Video. E la migliore delle sfide fra club stranieri verrà data in chiaro su TV8 (che dalle 23 manderà in onda i gol delle varie partite).

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Il regolamento

Ogni squadra gioca 8 partite contro 8 avversari diversi, 2 per ogni fascia. Quattro partite sono in casa e quattro in trasferta. Tutte le 36 squadre competono in una classifica unica. Alla fine della “fase campionato” le prime otto classificate si qualificano direttamente agli ottavi. Le squadre dal 9° al 24° posto si sfidano nei playoff, con gare di andata e ritorno, per qualificare agli ottavi le otto mancanti. Le squadre dal 25° al 36° posto vengono eliminate e non sono ripescate in Europa League. In caso di arrivo a pari punti, il primo criterio è la differenza gol seguito da gol totali, gol fuori casa, vittorie totali, vittorie fuori casa. Il tabellone finale verrà compilato secondo il criterio della classifica (la prima da un lato, la seconda dall’altro con il metodo delle teste di serie).

Come si forma il tabellone

Le prime otto in classifica diventano le teste di serie del tabellone degli ottavi di finale con un meccanismo tennistico (la prima da un lato del tabellone la seconda in fondo, e via così). Le squadre dal 9° posto al 16° incontrano nei play-off le squadre dal 17° al 24° con questo criterio: la 9ª contro la 24ª, la 10ª contro la 23ª e via così. Chi vince i play-off andrà a completare il tabellone degli ottavi sempre secondo il criterio che chi è arrivato primo prende l’avversario che si è piazzato peggio tra quelli qualificati. Da lì in poi si procede come in un torneo di tennis, con le griglie fissate. Le meglio piazzate giocano sempre la seconda delle due partite in casa (salvo esigenze particolari).

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1. Come funziona la nuova Champions?

La nuova formula è particolare: tutte le squadre sono in un’unica classifica, ma non si affronteranno tutte. Ognuna delle 36 partecipanti giocherà 8 partite, 4 in casa e 4 in trasferta con 8 avversari diversi. I punti conquistati serviranno a piazzarsi nella classifica generale. Le prime otto accederanno direttamente agli ottavi di finali. Dalla nona alla ventiquattresima disputeranno un play-off con partite di andata e ritorno per andare agli ottavi. Da lì in poi si procede nel modo classico con eliminazione e partite di andata e ritorno. Il tabellone non sarà sorteggiato, ma verrà compilato secondo il piazzamento nella classifica, per cui chi sta più in alto, in teoria, dovrebbe avere avversari più morbidi almeno agli ottavi.

2. Con che criterio sono state scelte le partite da giocare in trasferta e quelle in casa?

Ogni squadra ha pescato due avversarie da ognuna delle quattro fasce (composte con il ranking Uefa dei club), quindi in teoria dovrebbe esserci la stessa difficoltà per ogni club (ma le fasce sono piuttosto eterogenee) e quali giocare in casa e quali in trasferta viene stabilito al momento del sorteggio, ma sempre con il criterio delle fasce. Le due squadre pescate dalla prima urna verranno affrontate una in casa e un’altra in trasferta.

3. Con 8 partite e 36 squadre in classifica non c’è il rischio di avere molte squadre a pari punti alla fine della prima fase? Come si risolve la questione?

Dal punto di vista strettamente aritmetico saranno come minimo 11 gli ex aequo, ma è logico attendersene di più, anche nelle posizioni nevralgiche come l’ottava e la ventiquattresima, che decie lil passaggio o meno nella fase a elim. In quel caso si conteranno i gol.

4. Con quali criteri si conteranno i gol?

Differenza reti, in caso di partite anche della differenza reti: maggior numero di gol segnati; poi maggior numero di gol segnati in trasferta; poi maggior numero di vittorie e, a scalare; maggior numero di vittorie esterne; maggior numero di punti ottenuti collettivamente dagli avversari affrontati nella prima fase; differenza reti collettiva superiore degli avversari; numero maggiore di gol segnati collettivamente dagli avversari; totale punti disciplinari inferiore basato solo sui cartellini gialli e rossi ricevuti da giocatori e dirigenti in tutte le partite (cartellino rosso = 3 punti, cartellino giallo = 1 punto, espulsione per due cartellini gialli in una partita = 3 punti); coefficiente club nel ranking più alto.

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