Pagina 1 | Vlahovic la cessione Juve più probabile: così si arriverebbe al traguardo

In bocca al lupo, Arthur! Il sito della Juventus ieri ha salutato così il brasiliano, ufficializzandone il rinnovo fino al 2026 e il trasferimento in prestito alla Fiorentina per una stagione. Prestito oneroso, 2 milioni più 2 di bonus, e diritto di riscatto a 20 milioni. Per ora nelle casse bianconere entrano i 2 milioni del prestito, che si sommano ai 4,8 risparmiati sull’ammortamento annuale, passato da 14,4 a 9,6 grazie al prolungamento del contratto, e ai circa 3 risparmiati sull’ingaggio tra l’effetto della spalmatura e il contributo della Fiorentina. Nel complesso circa 10 milioni in meno rispetto al costo del brasiliano in rosa.

È la prima uscita firmata da Cristiano Giuntoli ed è un altro passo del percorso che deve portare la Juventus a raggiungere, tra soldi incassati, risparmiati e spesi, un saldo attivo di 120-130 milioni che vada a coprire il rosso previsto. Un percorso cominciato con i 5,5 milioni incassati dal Genoa per Dragusin, (più 1 di ammortamento e 1 di ingaggio lordo risparmiati rispetto al suo rientro alla base) e i 30 milioni dal Tottenham per Kulusevski (anche in questo caso si aggiungono il risparmio sull’ammortamento, circa 8 milioni, e quello sull’ingaggio, circa 6). Il prossimo passo è la cessione del giovane attaccante Turco al Salisburgo per 3 milioni più uno di bonus, che sarà ufficiale a breve.

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In tutto siamo a circa 64 milioni, ma dal conto vanno tolti gli ammortamenti annuali di Locatelli, Kean e Milik, tutti e tre riscattati in questa stagione, e ammortamento e ingaggio di Weah (gli ingaggi degli altri tre erano già a carico), per un totale di 30 milioni. Il risultato è +34 milioni: la Juventus, insomma, è a un quarto della strada. Non a caso mentre Giuntoli è volato negli Stati Uniti con la squadra, il ds Giovanni Manna è rimasto a Torino per tenere i fili delle prossime operazioni in uscita, a cominciare da quelle relative ai giocatori che non fanno parte del progetto.

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Juventus, tutte le operazioni in uscita

La più calda, anche se il fuoco si è abbassato, è quella che riguarda il passaggio di Zakaria al West Ham: la Juve chiede 18-20 milioni, il club inglese tratta sulla formula e al ribasso. In uscita pure McKennie, anche se è in Usa con la squadra: Giuntoli conta di incassare 25 milioni dalla sua cessione (e di risparmiarne 4,9 di ammortamento annuale e 4 di ingaggio), ma per ora a parte un generico interesse di Aston Villa e Borussia Dortmund (e uno più concreto del Galatasary, non corrisposto dal giocatore) non ci sono piste calde. Per Pellegrini il Nizza ha offerto un prestito con obbligo di riscatto a 8 milioni, che in attesa di incassare permetterebbe alla Juve di risparmiare 2,5 milioni di ingaggio, ma il giocatore aspetta la Lazio. In stand by anche la situazione Bonucci. Quattro operazioni che, nella migliore delle ipotesi, tra soldi incassati e risparmiati potrebbero valere tra i 60 e i 70 milioni, ma anche meno della metà se Zakaria e McKennie uscissero in prestito. Porterebbero il totale a circa 100 milioni nel primo caso, a una sessantina nel secondo.

Juventus, serve una cessione pesante: Vlahovic indiziato numero uno

Per arrivare al traguardo servirà una cessione pesante. Quella a oggi più probabile rimane Vlahovic, che potrebbe fruttare 80 milioni, più il risparmio di 13 di ingaggio e 18 di ammortamento annuale. Anche sottraendo una ventina di milioni di costo annuale del suo erede (David, ad esempio, se pagato 60 milioni impatterebbe per 12 di ammortamento e 6-7 di ingaggio) permetterebbe di raggiungere l’obiettivo. E l’esclusione di Mbappé dalla rosa del Paris Saint-Germain, quale che sia il destino del francese (si muove anche la Saudi Pro League), sta per mettere in moto il mercato dei centravanti.

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In bocca al lupo, Arthur! Il sito della Juventus ieri ha salutato così il brasiliano, ufficializzandone il rinnovo fino al 2026 e il trasferimento in prestito alla Fiorentina per una stagione. Prestito oneroso, 2 milioni più 2 di bonus, e diritto di riscatto a 20 milioni. Per ora nelle casse bianconere entrano i 2 milioni del prestito, che si sommano ai 4,8 risparmiati sull’ammortamento annuale, passato da 14,4 a 9,6 grazie al prolungamento del contratto, e ai circa 3 risparmiati sull’ingaggio tra l’effetto della spalmatura e il contributo della Fiorentina. Nel complesso circa 10 milioni in meno rispetto al costo del brasiliano in rosa.

È la prima uscita firmata da Cristiano Giuntoli ed è un altro passo del percorso che deve portare la Juventus a raggiungere, tra soldi incassati, risparmiati e spesi, un saldo attivo di 120-130 milioni che vada a coprire il rosso previsto. Un percorso cominciato con i 5,5 milioni incassati dal Genoa per Dragusin, (più 1 di ammortamento e 1 di ingaggio lordo risparmiati rispetto al suo rientro alla base) e i 30 milioni dal Tottenham per Kulusevski (anche in questo caso si aggiungono il risparmio sull’ammortamento, circa 8 milioni, e quello sull’ingaggio, circa 6). Il prossimo passo è la cessione del giovane attaccante Turco al Salisburgo per 3 milioni più uno di bonus, che sarà ufficiale a breve.

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