Chiesa e l'incontro con Thiago Motta
Intanto ieri Chiesa ha avuto il primo approccio con Thiago Motta. Da oggi si fa sul serio e chissà che gli scenari già prefigurati da tempo non possano mutare velocemente. Uno come Chiesa - se sta bene - può conquistare qualunque allenatore. Anche chi come l’italo-brasiliano l’ha inserito nell’elenco dei sacrificabili per arrivare alle prime scelte di mercato (Koopmeieners ecc). La sensazione è che il classe 1997 resti ai margini del nuovo progetto juventino, anche se nel calcio mai dire mai. Il mondo del pallone va a velocità incredibili e spesso abbiamo assistito a clamorosi colpi di scena, anche perché Chiesa non sembra intenzionato ad accettare la prima offerta che riceverà. A 10 mesi dalla scadenza naturale del suo contratto con la Juventus Federico vuole ponderare bene ogni tipo di scelta e decisione. Vietato sbagliare. La prossima mossa risulterà decisiva sull’evolversi di una carriera che a 27 anni è giunta a un bivio. Da un lato la possibilità di consacrarsi definitivamente come un campione, dall’altro una parabola discendente lontana dai picchi toccati a Euro 2020 in cui era stato uno dei trascinatori dell’Italia di Mancini laureatasi Campione d’Europa. Insomma, niente fretta e valutazioni in corso. In attesa che si faccia avanti la pretendente giusta dopo i sondaggi delle scorse settimane (Napoli e Manchester United) che però non sono sfociati in offerte ufficiali.