Chiesa, bivio Juve: no a due offerte pesanti e faccia a faccia con Motta

Il futuro dell'attaccante resta sospeso: è sul mercato ma rifiuta ricche proposte. E quell'idea di convincere sul campo il nuovo allenatore...

I soldi sono importanti, ma non sono tutto nel calcio, come nella vita. Lo sa bene Federico Chiesa che nei giorni scorsi è stato approcciato dall’Al Ahli, formazione tra le più importanti e ricche della Saudi Pro League. Dopo la partenza di Allan Saint-Maximin (volato al Fenerbahce) i biancoverdi di Gedda hanno provato ad approcciare l’esterno offensivo della Vecchia Signora. Niente da fare. L’opzione araba non interessa e tantomeno intriga l’ala bianconera, che ha subito respinto al mittente ogni tentativo di avance. Tanto da non voler neppure ascoltare la possibile offerta del club dove giocano Kessié e Firmino. Si sussurra che i sauditi potessero mettere sul piatto un triennale da 15-20 milioni a stagione per convincere il numero 7 juventino, che però aspetta sempre un top club europeo come nuova squadra.

Chiesa, no anche al Besiktas dopo l'Al Ahli

In caso di divorzio dalla Vecchia Signora, Fede punta, infatti, a ripartire da una società che gioca la Champions League e con un trascorso di alto livello. Motivo per cui non ha neppure preso in considerazione la chiamata arrivata un paio di giorni fa da Istanbul. Dall’altro capo del telefono i dirigenti del Besiktas che hanno provato ad allacciare i contatti per provare a comporre un tandem offensivo rigorosamente Made in Italy. Obiettivo cercare di ostacolare il dominio dei rivali del Galatasaray. Neanche la presenza di Ciro Immobile, però, ha minimamente smosso Fede dalle proprie posizioni. Con tanti saluti alle avances dei turchi del Besiktas, che dovranno proseguire altrove la ricerca della spalla di King Ciro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Chiesa e l'incontro con Thiago Motta

Intanto ieri Chiesa ha avuto il primo approccio con Thiago Motta. Da oggi si fa sul serio e chissà che gli scenari già prefigurati da tempo non possano mutare velocemente. Uno come Chiesa - se sta bene - può conquistare qualunque allenatore. Anche chi come l’italo-brasiliano l’ha inserito nell’elenco dei sacrificabili per arrivare alle prime scelte di mercato (Koopmeieners ecc). La sensazione è che il classe 1997 resti ai margini del nuovo progetto juventino, anche se nel calcio mai dire mai. Il mondo del pallone va a velocità incredibili e spesso abbiamo assistito a clamorosi colpi di scena, anche perché Chiesa non sembra intenzionato ad accettare la prima offerta che riceverà. A 10 mesi dalla scadenza naturale del suo contratto con la Juventus Federico vuole ponderare bene ogni tipo di scelta e decisione. Vietato sbagliare. La prossima mossa risulterà decisiva sull’evolversi di una carriera che a 27 anni è giunta a un bivio. Da un lato la possibilità di consacrarsi definitivamente come un campione, dall’altro una parabola discendente lontana dai picchi toccati a Euro 2020 in cui era stato uno dei trascinatori dell’Italia di Mancini laureatasi Campione d’Europa. Insomma, niente fretta e valutazioni in corso. In attesa che si faccia avanti la pretendente giusta dopo i sondaggi delle scorse settimane (Napoli e Manchester United) che però non sono sfociati in offerte ufficiali.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

I soldi sono importanti, ma non sono tutto nel calcio, come nella vita. Lo sa bene Federico Chiesa che nei giorni scorsi è stato approcciato dall’Al Ahli, formazione tra le più importanti e ricche della Saudi Pro League. Dopo la partenza di Allan Saint-Maximin (volato al Fenerbahce) i biancoverdi di Gedda hanno provato ad approcciare l’esterno offensivo della Vecchia Signora. Niente da fare. L’opzione araba non interessa e tantomeno intriga l’ala bianconera, che ha subito respinto al mittente ogni tentativo di avance. Tanto da non voler neppure ascoltare la possibile offerta del club dove giocano Kessié e Firmino. Si sussurra che i sauditi potessero mettere sul piatto un triennale da 15-20 milioni a stagione per convincere il numero 7 juventino, che però aspetta sempre un top club europeo come nuova squadra.

Chiesa, no anche al Besiktas dopo l'Al Ahli

In caso di divorzio dalla Vecchia Signora, Fede punta, infatti, a ripartire da una società che gioca la Champions League e con un trascorso di alto livello. Motivo per cui non ha neppure preso in considerazione la chiamata arrivata un paio di giorni fa da Istanbul. Dall’altro capo del telefono i dirigenti del Besiktas che hanno provato ad allacciare i contatti per provare a comporre un tandem offensivo rigorosamente Made in Italy. Obiettivo cercare di ostacolare il dominio dei rivali del Galatasaray. Neanche la presenza di Ciro Immobile, però, ha minimamente smosso Fede dalle proprie posizioni. Con tanti saluti alle avances dei turchi del Besiktas, che dovranno proseguire altrove la ricerca della spalla di King Ciro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...
1
Chiesa, bivio Juve: no a due offerte pesanti e faccia a faccia con Motta
2
Chiesa e l'incontro con Thiago Motta