Giuntoli-Motta, antipasto di mercato Juve: idee, strategie e conferme

Dopo il primo incontro alla Continassa un nuovo punto perr condividere le idee: Koopmeiners, Todibo in difesa fino a Savona e Adzic

TORINO - Diario di bordo, giorno uno: il comandante Thiago Motta è salito sul veliero Juventus. L’arrivo a Torino nella tarda serata di domenica è stato propedeutico all’intenso viaggio nel mondo bianconero vissuto ieri, un’immersione destinata a ripetersi quotidianamente per il tecnico italo-brasiliano. Che ha toccato con mano il J Medical, in mattinata, quando si è sottoposto alle visite di rito, quindi è andato alla scoperta della Continassa, nel pomeriggio, insieme al suo staff. Stanze, corridoi, campi d’allenamento. E persone. Tra queste, naturalmente, anche Cristiano Giuntoli, con cui si è confrontato sui temi di mercato dopo un caloroso abbraccio. Un gustoso antipasto, prima di sviscerare gli argomenti più caldi nella giornata odierna.

Nasce la Juve di Thiago Motta

L’accoglienza per il tecnico del Bologna “dei miracoli” è stata delle migliori, con il direttore tecnico che ha potuto subito sbilanciarsi sull’imminente arrivo di Khephren Thuram. Il terzo nuovo tassello dell’estate bianconera, dopo Di Gregorio e Douglas Luiz, di certo non l’ultimo. Anzi: l’opera di restyling, freddi numeri alla mano, non è giunta nemmeno a metà del cammino. Ci sono posizioni da coprire e reparti da puntellare. Ecco: di questo si è iniziato a parlare ieri e questo si tornerà ad approfondire oggi. Con una stella polare a guidare le conversazioni tra le mura della Continassa: lo stato d’avanzamento della trattativa per Teun Koopmeiners, centrale nel 4-2-3-1 che ha in testa Motta come nel progetto tecnico cui sta lavorando Giuntoli. Il tecnico lo considera un rinforzo quasi imprescindibile, al punto da aver dato la precedenza all’olandese dell’Atalanta anche rispetto al fido Calafiori, tra i principali artefici della cavalcata fino in Champions del Bologna.

E il dt bianconero lo sa bene, al punto da aver già strappato un accordo di massima con l’entourage del giocatore per un quinquennale da oltre 4 milioni all’anno, in attesa di bussare con convinzione alla porta della Dea. In attesa di cosa? Di una cessione, almeno, per avvicinare le richieste del club nerazzurro che partono da vertiginose quote: 60 milioni, nel dettaglio. In ballo Chiesa, probabilmente Huijsen, all’occorrenza Soulé.

La Juve si rivoluziona sulle fasce: attesa Sancho e novità mercato Soulé

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Juve, uscite ed entrate

La sensazione, a tal proposito, è che diverse dinamiche del mercato bianconero dipendano dalle evoluzioni intorno alla figura dell’argentino, nell’ultima stagione in prestito al Frosinone. Il classe 2003 è uno dei profili che più intrigano Thiago Motta, per le qualità offensive unite allo spirito di sacrificio senza palla, ma anche uno dei più spendibili sul mercato, per dar vigore ai prossimi assalti. Sistemata la porta e pure la mediana, salvo cambi di rotta in seguito alle decisioni maturate da Rabiot in Germania, il tecnico bianconero si aspetta un rinforzo in difesa, dove approva il gradimento per Todibo, e alcune mosse sugli esterni, reparto numericamente carente sia alla voce terzini che alla voce ali. Questione di incastri, perché occorrerà ricorrere anche a soluzioni creative come prestiti e affini. Oltre alle cessioni messe in preventivo, altro punto particolarmente caro all’allenatore, che il prima possibile confida di lavorare con un organico definito e privo di giocatori con la testa al mercato.

Savona, Adzic, Hasa: la situazione

Le prossime entrate dipenderanno anche e soprattutto dalle cessioni, dunque. Ma pure dalle impressioni che Thiago Motta, finalmente, potrà farsi sul campo da domani in poi. Un discorso che coinvolge in primo luogo i giovani: numerosi i Next Gen attesi alla Continassa per il raduno, complici le defezioni iniziali dei giocatori che sono stati impegnati in Nazionale. Il tecnico e il suo staff hanno messo gli occhi su alcuni prospetti, in particolare, con l’idea di testarli per la prima squadra: Savona in difesa, Adzic in attacco. E anche Hasa, in realtà, se il regista classe 2004 non fosse in uscita, a causa di un contratto in scadenza tra meno di un anno. Discorsi, appunto, che verranno approfonditi in questi giorni. Quando la stagione, oltre che la rosa, inizierà a prendere forma. Con un Thuram in più nel motore. E un comandante al timone del veliero.

Juve, gli esperimenti falliti e la svolta Motta: Giuntoli conosce le regole

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TORINO - Diario di bordo, giorno uno: il comandante Thiago Motta è salito sul veliero Juventus. L’arrivo a Torino nella tarda serata di domenica è stato propedeutico all’intenso viaggio nel mondo bianconero vissuto ieri, un’immersione destinata a ripetersi quotidianamente per il tecnico italo-brasiliano. Che ha toccato con mano il J Medical, in mattinata, quando si è sottoposto alle visite di rito, quindi è andato alla scoperta della Continassa, nel pomeriggio, insieme al suo staff. Stanze, corridoi, campi d’allenamento. E persone. Tra queste, naturalmente, anche Cristiano Giuntoli, con cui si è confrontato sui temi di mercato dopo un caloroso abbraccio. Un gustoso antipasto, prima di sviscerare gli argomenti più caldi nella giornata odierna.

Nasce la Juve di Thiago Motta

L’accoglienza per il tecnico del Bologna “dei miracoli” è stata delle migliori, con il direttore tecnico che ha potuto subito sbilanciarsi sull’imminente arrivo di Khephren Thuram. Il terzo nuovo tassello dell’estate bianconera, dopo Di Gregorio e Douglas Luiz, di certo non l’ultimo. Anzi: l’opera di restyling, freddi numeri alla mano, non è giunta nemmeno a metà del cammino. Ci sono posizioni da coprire e reparti da puntellare. Ecco: di questo si è iniziato a parlare ieri e questo si tornerà ad approfondire oggi. Con una stella polare a guidare le conversazioni tra le mura della Continassa: lo stato d’avanzamento della trattativa per Teun Koopmeiners, centrale nel 4-2-3-1 che ha in testa Motta come nel progetto tecnico cui sta lavorando Giuntoli. Il tecnico lo considera un rinforzo quasi imprescindibile, al punto da aver dato la precedenza all’olandese dell’Atalanta anche rispetto al fido Calafiori, tra i principali artefici della cavalcata fino in Champions del Bologna.

E il dt bianconero lo sa bene, al punto da aver già strappato un accordo di massima con l’entourage del giocatore per un quinquennale da oltre 4 milioni all’anno, in attesa di bussare con convinzione alla porta della Dea. In attesa di cosa? Di una cessione, almeno, per avvicinare le richieste del club nerazzurro che partono da vertiginose quote: 60 milioni, nel dettaglio. In ballo Chiesa, probabilmente Huijsen, all’occorrenza Soulé.

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