I tifosi, il rapporto con Howe e l'inglese
Sandro Tonali ha continuato parlando dei tifosi: “Sono pazzi, lo sento in ogni partita. Voglio essere in campo, giocare per loro in prima battuta, poi per me. Non penso che in altre città e in altre piazze ci siano fan che supportano un giocatore che non gioca per dieci mesi. L'allenatore Howe è il primo amico a Newcastle, da dieci mesi parlo con lui, con lo staff. Quando ho un problema parlo con lui, ogni giorno, ogni volta, prima e dopo l’allenamento”. Poi sui momenti difficili ha trovato l'aiuto di alcuni compagni: “Forse ottobre e novembre sono stati i mesi più difficili. Alla prima partita contro i Wolves Bruno Guimaraes e Joelinton mi hanno aiutato perché era complicato, sono stati con me. Sono due calciatori straordinari, ma anche delle persone top. È così importante per me tornare a giocare, sto bene, soprattutto per la mia mente e il mio fisico”.
A chiudere sull'inglese: "Sto studiando l’inglese al campo di allenamento, ho avuto per un mese un insegnante. Poi ho parlato spesso con Bruno, lui parla spagnolo e posso capirlo. Lui è stato il mio traduttore per i primi due o tre mesi. Ora sto imparando un po’ tutto, quando sono andato al ristorante nei giorni scorsi sono riuscito a parlare con tutti: dopo un anno senza lezioni per me è buono. Sono felice perché sono un nuovo giocatore, è quasi come essere un nuovo acquisto. È stato difficile giocare per qualche partita e poi stare fermo dieci mesi. Sono felice di essere qui a Newcastle e non in un altro posto perché ho un top team, top fans e non vedo l’ora di tornare in campo”.