Concretezza
La "vittoria all'italiana" decantata dall'edizione di sabato de l'Équipe dopo la vittoria col minimo scarto in casa del Clermont rappresenta un complimento per il Nizza, la cui scommessa con Farioli sembra già essere stata vinta. Arrivato nell'anonimato a luglio all'Allianz Riviera, il tecnico 34 enne aveva iniziato con due 1-1 consecutivi che avevano fatto storcere il naso ad alcuni addetti ai lavori. Poi, l'esplosione di fine estate di un calcio armonioso creato da un direttore d'orchestra abile nel far suonare bene i suoi strumenti di buon livello, ma non eccelsi.
La costruzione di un piccolo miracolo di un demiurgo che nelle sue prime stagioni da allenatore vero in Turchia da tecnico dell'Alanyaspor si era fatto notare per il suo calcio fluido e offensivo e aveva inoltre dato una lezione ad Andrea Pirlo battendo la sua ex squadra del Karagumruk con un netto 4-2. Un esteta che però non dimentica che tutto parte dalla difesa attraverso l'occupazione degli spazi, qualcosa che lo stesso Pep Guardiola aveva predicato fin dall'inizio al Barcellona. E, quindi, i quattro 1-0 che sono valsi 12 dei 22 punti finora ottenuti in un campionato dove adesso si può puntare decisamente in alto non devono stupire. Anzi. Farioli è un tecnico completo, maniacale. E il 'corto muso' è solo una delle sue tante armi.