Una carriera di vittorie ma anche di difficoltà
Il rapporto del tecnico con la sconfitta: "La sconfitta è un momento di tristezza, ma anche un momento di opportunità per cercare di migliorare le cose. Bisogna rialzarsi, come nella vita. La vittoria non è la vera felicità, la vedo come un sollievo perché tre giorni dopo hai un altro esame. Le critiche potrebbero ripresentarsi e ti danno fastidio quando non sei in grado di fare autocritica. Se lo fai, passano in secondo piano".
Continua: "Sono successe cose molto belle, ma anche qualche momento difficile. La mia vita è stata normale. Ho avuto la fortuna di fare un lavoro che è la mia passione. Ringrazio il calcio per avermi dato questa opportunità".
Nonostante la grande esperienza, gestire le emozioni durante le partite resta un'impresa difficile e "solitaria": "Tre o quattro ore dopo l'inizio della partita arriva sempre il sudore, il cuore batte forte, arriva il pensiero negativo. È sempre lo stesso. Questa è la solitudine dell'allenatore, che non può condividerla con nessuno. È una cosa individuale. Non posso condividerla. La mia famiglia e mia moglie mi aiutano, mi sostengono, ma le difficoltà sono una cosa individuale che gestisco bene".