Pagina 0 | "Ero più forte di Ronaldo, il mio agente era Mendes. Ora faccio film porno"

L'ex calciatore Fabio Paim, tanti anni fa, sembrava un predestinato nel calcio. Considerato meglio di Cristiano Ronaldo ed ex compagno del portoghese allo Sporting Lisbona, la carriera di Palm ha poi avuto un netto cambio di direzione. Le sue speranze di gloria calcistica sono crollate quando è stato arrestato perché trovato in possesso di una quantità indeterminata di droghe illegali. E adesso, dopo essere finito nel dimenticatoio, ha deciso di intraprendere una nuova e particolare carriera: quella del pornoattore. Ronaldo lo considerava il giovane talento portoghese più promettente della sua generazione e subito dopo il trasferimento al Manchester United nel 2003, come riporta il 'The Sun', disse: "Se pensate che io sia bravo, aspettate di vedere Fabio Paim". Ma Paim, invece, 'gestito' anche lui dall'agente Jorge Mendes, tra continui prestiti in squadre minori portoghesi e al Chelsea (senza mai giocare) non è riuscito a imporsi a causa dei suoi vizi.

"A letto un leone. Bravo come nel calcio"

E ora è diventato protagonista di film porno. Con un debutto particolare, recitando con due donne. Tra cui Diana Cu de Melancia che, come riporta il 'The Sun', ha detto: "Pensavamo che sarebbe stato nervoso e non avrebbe funzionato ma Fabio si è rivelato un leone. Era bravo nel calcio ed è bravo nel porno. Sarà un successo. Spero che questo film sia il primo di molti con Paim". L'ex calciatore portoghese ha invece rivelato: "È difficile stare davanti alle telecamere, ma ce l’ho fatta e penso di avere talento per questo. Ho avuto un grande piacere e ho realizzato due sogni, realizzare il film e stare con due donne spettacolari". 

Paim: la scommessa persa del Chelsea

Per gettarsi a braccia aperte verso il sogno di diventare un grande calciatore, Paim si separò dalla famiglia all’età di otto anni per unirsi all’accademia dello Sporting Lisbona. A 13 anni percepiva una rendita di oltre 4 mila sterline a settimana più un bonus di 150 mila sterline annui. Cifre che giustificavano le grandi aspettative della società, che non a caso un giorno vide il Chelsea bussare alla propria porta per aggiudicarsi in prestito il giovane talento. Trasferitosi a Londra ad agosto 2008, Paim giunse giunse a guadagnare con i Blues 10 mila sterline settimanali. Eppure, il centrocampista classe ’88 non scese in campo neppure una volta, se non con le riserve. La sua prima esperienza in un top club si concluse dopo 4 mesi e a mani vuote. Il talento c’era, la testa un po’ meno. Così anche con la maglia del Portogallo, con la quale non andò oltre la selezione Under 21. Lo Sporting lo rilasciò nel 2010, e da quel momento iniziò un tour in giro per il mondo che non gli valse però mai il riscatto sul terreno di gioco. Nel 2019, l'arresto per traffico di droga. Oggi, l'ex esterno si reca presso scuole e altri istituti per raccontare il proprio trascorso, sperando possa essere d'esempio.

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Paim: "Troppi soldi e troppo presto. Così mi sono rovinato"

Non ho fatto come Ronaldo e Messi. Ho iniziato a guadagnare un sacco di soldi e ad avere subito successo - ha raccontato Paim - . Tutto questo mi ha portato su un’altra strada diversa, ecco perché non sono arrivato dove avrei meritato. Ero convinto che il talento fosse sufficiente, e invece avrei dovuto impegnarmi di più. A 13 anni il mio stipendio mensile era di 19 mila euro più un bonus di 150 mila euro all’anno. È successo tutto troppo in fretta. Anche se riuscivo a prendermi cura della mia famiglia. Mia madre era una collaboratrice domestica. Anche se ero indisciplinato, allo Sporting mi perdonavano tutto perché ero bravo. Credo che avrei potuto vincere tutto: Pallone d’Oro, Champions e il Mondiale con il Portogallo. Cristiano ci è riuscito e anch’io avrei potuto farcela. Ad oggi non c’è mai stato un giovane con il mio talento. A quel tempo ero meglio di CR7”.

Paim: "Mai investire sulle auto"

Paim rimpiange inoltre di non avere avuto qualcuno al suo fianco che mettesse un freno alle sue tentazioni. Prima ancora di ottenere la patente, il suo garage custodiva una flotta di supercar e anche una Fiat Punto. “Guadagnavo un sacco di soldi e non sapevo come gestirli. Volevo tutto e subito. Non avrei dovuto affrettare i tempi. Avrei invece dovuto essere più umile e prestare ascolto a ciò che la gente mi suggeriva di fare. Volevo tutto ciò che da bambino non avevo potuto avere. Sono anche stato derubato e ingannato più volte. In banca e nelle stesse concessionarie d’auto. Ho posseduto Lamborghini, Ferrari, Porsche, Audi senza che nessuno mi dicesse nulla. Il peggior investimento che puoi fare sono le auto. Ma nessuno me lo aveva detto. Ho iniziato a bere e ad andare alle feste quando avevo 18 o 19 anni. Era la mia una routine, il mio stile di vita. In campo segnavo, giocavo bene, ma poi andavo a festeggiare". Ha concluso Paim.

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