"Tokyo 2021, Paltrinieri e Parigi..."
Quanto diverso è rispetto a Tokyo 2021?
«Fisicamente sono già uguale: a differenza del passato, quest’anno sono stato molto più attento a non rilassarmi troppo fuori stagione e così sin dalla prima gara sono già nel mio peso forma. A Tokyo pesavo 76 chili (per un metro e 92, ndr), adesso peso 75.2».
E a livello mentale?
«Sono focalizzato su Parigi tanto quanto lo ero su Tokyo. La grande differenza è che all’epoca venivo da cinque anni di frustrazione. Ho dovuto crederci ogni giorno anche quando le cose andavano male. Quella era un’ossessione pesante ora invece è un’ossessione positiva. In ogni caso, io sono convinto che senza ossessione non si possa arrivare a certe cose».
In che cosa si manifesta questa ossessione?
«In tanti modi, anche banali. Per esempio ho comprato un sacco di Tour Eiffel in miniatura e ne ho riempito la casa».
Vince Tamberi, vince l’amico Gregorio Paltrinieri. Che cosa vi accomuna?
«Entrambi abbiamo vinto tutto e abbiamo ancora voglia».
Dopo questi Europei, cambierà il suo discorso al Quirinale?
«Non so. Sapendo che in questi giorni sarei stato un po’ impegnato, il discorso l’ho preparato da tempo. Un’occasione così non si improvvisa».
Poi cosa prevede la strada verso Parigi?
«Tre o quattro gare. Una in Ungheria, una a Monte Carlo e poi l’ultima prima di partire per la Francia vorrei farla ad Ancona, davanti alla mia famiglia, ai miei amici, alla mia gente».
Dopo una notte come quella dell’Olimpico, da dove si riparte?
«Dal mio unico pensiero: voglio vincere le Olimpiadi. Punto».