Il Nord
Iniziamo da Monte Santo, che con il suo caratteristico profilo è un’icona del Meilogu. Un vero e proprio angolo della Sardegna nord-occidentale in cui godere di una vista privilegiata. A partire dai monumenti vulcanici dalle molteplici origini e della Valle dei Nuraghi, dove il Nuraghe di Santu Antine è testimone principale dell’architettura megalitica del XV secolo a.C. Proseguendo l’altipiano verso nord-ovest, è inoltre possibile raggiungere la Chiesa dei Santi Elia e Enoch, le cui origini risalgono all’epoca bizantina ed alle tradizioni del monachesimo greco, e dove in caso di escursione nel lunedì di Pasqua è possibile assistere alla colorata processione dei fedeli locali.
Dal sacro al profano, Siligo ospita anche un piccolo museo dedicato a Maria Carta, la cantautrice folk sarda, nota interprete a livello internazionale della musica tradizionale dell’isola. Restando a nord, ma spostandoci sul versante orientale, fino alla costa gallurese, presentiamo Capo Figari, che con la sua facile escursione ad anello consente di visitare le parti più selvagge e panoramiche di questo promontorio nei pressi di Golfo Aranci, nonché di salire al Semaforo di Capo Figari, che rappresenta un sito di straordinaria importanza storica. Costruito e inaugurato nel 1890 come semaforo segnalatore, il faro venne utilizzato nel 1932 da Guglielmo Marconi per un esperimento diventato storico, la prima trasmissione radio a onde corte, da Capo Figari a Rocca di Papa, nei pressi di Roma.