Marotta, le offerte irrinunciabili e il destino dei giocatori
“Offerte irrinunciabili? Nel calcio di oggi di incedibili credo non si debba più parlare, perché oggi il destino è sempre più nella testa dei giocatori - ha aggiunto - . In questo momento devo dire che tutti i giocatori tesserati con noi hanno espresso la volontà di proseguire anche perché siamo l’Inter, una delle migliori squadre d’Europa”.
Marotta: "In Inzaghi ho sempre creduto"
Sul tecnico piacentino, simbolo della seconda stella: “In Inzaghi ho sempre creduto, a partire da quando c'era da sostituire Conte. Io ho avuto la fortuna di averlo avuto un anno alla Sampdoria, con Piero Ausilio e Dario Baccin, con i quali condividiamo tutte le scelte tecniche perché sono due professionisti di alto livello, siamo andati dritti". "Ci fu l'avvicendamento con Conte, dovevamo agire rapidamente e non abbiamo pensato tanto - ha ricordato - abbiamo agito, creando magari qualche scompenso a Lotito, che immaginava di proseguire con lui il rapporto. Poi è normale che passando dalla Lazio all'Inter si paga un scotto iniziale, ma Simone ha dimostrato di potersi inserire in un grande club. Le pressioni in questi casi sono una delle componenti più difficili da gestire, ha dimostrato di essere una persona intelligente”.
"Non amo creare tensioni"
“Lo scontro tra Lega Serie A e Figc? È un tema delicato, non sono una persona che ama creare delle tensioni. Io penso che tra Lega e Federazione ci deve necessariamente essere dialogo e collaborazione. La capacità dei dirigenti è quella di dialogare per raggiungere certi obiettivi, non serve fare muro contro muro. Io personalmente mi adopererò perché si possa ottenere qualcosa di meglio per la Lega senza andare a sbattere contro il muro”, ha concluso Marotta.